Cronaca
Martedì 22 Luglio 2003
La pioggia non basta per sconfiggere la siccità Cade albero in città, rientra l’allarme black out
Grandine e nubifragi aggravano la situazione dell’agricoltura in molte regioni italiane
La pioggia tanto attesa è arrivata ieri sera e questa mattina, ma è ancora presto per affermare che la siccità è stata sconfitta. Il Consorzio di bonifica della media pianura non ha revocato il razionamento dell’acqua per l’irrigazione dei campi e restano in vigore le ordinanze dei Comuni per contenere i consumi d’acqua. La pioggia è caduta in abbondanza ad Albino con 55 millimetri, seguono Bergamo 25 millimetri, Calcio 24 millimetri, Olmo 18 millimetri e Vilminore 13 millimetri.
«Le precipitazioni sono state consistenti, soprattutto in Val Brembana e in Val Seriana - afferma il direttore del Consorzio, Mario Reduzzi - questo ci ha permesso di disattivare gli impianti di distribuzione a pioggia nell’Isola, mentre i prelievi dai pozzi riattivati continueranno».
Aumenterà anche la vigilanza per il rispetto dei turni di irrigazione e altre forme di prelievi irregolari. Da diverse settimane si segnalano casi di furti d’acqua con autobotti, in particolare nella zona delle rogge Serio e Borgogna. Gli episodi sono stati segnalati dal Consorzio al Prefetto e ai carabinieri. Domani in Regione si incontreranno i rappresentanti dei consorzi di bonifica e i gestori degli impianti di produzione di energia elettrica per fare il punto della situazione sui “versamenti” d’acqua dai bacini montani.
I nubifragi e i violenti temporali, come si temeva, hanno anche causato alcuni danni in città e in provincia. Stanotte a Bergamo la forza del vento ha provocato nella zona delle piscine la caduta di una robinia di 15 metri: la pianta ha distrutto una panchina sottostante ma la sua caduta avrebbe potuto causare ben più danni se in quel momento fossero transitati nelle vicinanze dell’impianto Italcementi, pedoni o automobilisti. In via Broseta il maltempo ha mandato in tilt un semaforo provocando fino a metà mattinata disagi per la circolazione. Infine a Lovere si è verificato un black out elettrico di oltre un’ora.
In provincia le forti piogge hanno fatto ingrossare i fiumi Brembo, Serio e Adda, concedendo una tregua alla secca dei giorni scorsi. Le zone più colpite in Lombardia sono state la Brianza e il Varesotto, dove si registrano danni ingenti alle colture. A Milano è straripato il fiume Seveso, con conseguente traffico in tilt nelle prime ore di questa mattina.
E mentre anche per oggi è rientrato per il momento l’allarme black out, il ministro per le Attività produttive, Antonio Marzano, lancia un allarme: «se entro tre o quattro anni non avremo almeno 10.000 megawatt in più di energia, l’Italia rischia il black-out, ossia di non poter soddisfare la domanda crescente d’energia». Sul rischio di interruzione della fornitura di energia elettrica in questi giorni a causa dell’aumento dei consumi dovuti al caldo, Marzano ha ricordato che «ci stiamo occupando della congiuntura e di un fattore atmosferico e climatico che è di breve periodo», sottolineando l’esistenza di «un problema anche di medio e lungo periodo». Per far fronte all’emergenza di questi giorni, il ministro ha rinnovato l’invito «a non sprecare l’energia», ad esempio «non lasciando i condizionatori accesi con le finestre aperte, non lasciando la luce accesa di notte e spegnendo il televisore quando non lo si guarda». «Questi accorgimenti, insieme ad altri di natura simile - ha aggiunto - saranno ripresi in un piccolo vademecum su come evitare gli sprechi che sarà diffuso tra i cittadini». Marzano ha ricordato che venerdì sarà presentato in Consiglio dei ministri il decreto legislativo sulle fonti rinnovabili «che contiene anche delle disposizioni per quanto riguarda il risparmio energetico».
(24/07/2003)
© RIPRODUZIONE RISERVATA