La preghiera della Chiesa di Bergamo per il Papa Il Vescovo: «Il suo invito è di tornare a Cristo»

«Ritornare a Gesù Cristo». Per il Vescovo di Bergamo, monsignor Roberto Amadei, è questo l’invito del nuovo Papa, Benedetto XVI. Tornare a Cristo, riscoprire l’identità cristiana per amare gli uomini e «essere utili alla società come credenti». Così, in Santa Maria delle Grazie, il vescovo Amadei, durante la Messa per esprimere il grazie della Chiesa di Bergamo al Signore per l’elezione del nuovo Pontefice Benedetto XVI.

«Uniti alla Chiesa universale - ha detto il Vescovo - chiediamo al Signore di sostenere Benedetto XVI nel suo servizio alla Chiesa e all’intera umanità. Preghiamo il Signore perché aiuti il nuovo Papa a realizzare i suoi progetti, illustrati nelle omelie della Messa di inizio Conclave e in quella davanti ai cardinali». In queste omelie monsignor Amadei ha colto l’invito primario per «ritornare a Gesù Cristo» rivolto da Benedetto XVI. Un invito che sembra «ovvio» ma che coglie il vero cuore del problema per i cristiani. Ritornare a Gesù Cristo - ha insistito il Vescovo - è anche l’unica via per riformare il cristianesimo per tornare «all’amicizia profonda con Gesù Cristo, cioè nel ritornare a Gesù Cristo. Se non si ritornerà a Lui, ogni nostro sogno di riforma risulterà vano. Ritornare a Gesù Cristo è compito della Chiesa, che indica all’uomo il sogno di Dio sull’umanità».

Monsignor Amadei ha ricordato altri passi dell’omelia della Messa del nuovo Pontefice davanti ai cardinali, durante la quale ha illustrato il suo programma: l’impegno primario per l’ecumenismo, la testimonianza della fraternità con il dialogo vero e sincero, la ricerca del bene e della pace per l’umanità, con la reciproca comprensione fra le varie civiltà. «Preghiamo - ha detto monsignor Amadei - perché il Papa sia sostenuto dal Signore nel realizzare i suoi propositi, che sono l’esperienza cristiana. Dobbiamo riscoprire la nostra identità cristiana per essere luce, sale e utili alla società come credenti. Soltanto così potremo stare nella società e nella storia con fiducia e speranza, come San Benedetto. Credo che, nella scelta del nome, il Papa abbia voluto richiamarsi a questo Santo protettore dell’Europa, ma anche costruttore dell’Europa. Preghiamo, perché il Signore ci aiuti a collaborare con il Papa a realizzare i suoi progetti. La riforma della Chiesa non dipende soltanto dal Papa, ma anche dalla capacità di ognuno di noi di ascoltarlo e seguirlo, perché il futuro della Chiesa poggia anche sulle piccole spalle dei credenti. Preghiamo perché si possa guardare al nuovo Papa senza pregiudizi o schemi, come fanno in questi giorni i mezzi di comunicazione sociale. Impariamo a leggere la parola del Papa e non le traduzioni fornite dai mezzi di comunicazione sociale, che troppo spesso sono un travisamento. Preghiamo, perché si veda nel Papa la roccia che porta a Gesù Cristo».

(20/04/2005)

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