La Provincia di Milano contro la Brebemi Bettoni: chi è in coda sull’A4 ringrazi

Valerio Bettoni, presidente della Provincia, ha chiesto al Governo «un intervento correttivo» al decreto dell’11 luglio scorso che prevede tagli alla spesa corrente per l’acquisto di beni e servizi pari al 56% rispetto all’importo stanziato nel bilancio 2004 dall’ente di via Tasso. «Siamo alla paralisi - afferma Bettoni - perché la Provincia non può più effettuare alcuna spesa fino al 31 dicembre prossimo. I criteri adottati da Palazzo Chigi - prosegue il Presidente - ci penalizzano in maniera consistente, perché, di fatto, si basano sulla media del triennio 2001-2003 senza tenere conto delle nuove funzioni nel frattempo trasferite o delegate: trasporti, formazione professionale, mercato del lavoro, viabilità ex Anas». «Ciò vuol dire - sottolinea Bettoni - che gli impegni di spesa già assunti dalla Provincia alla data del 15 luglio scorso, che ammontano a oltre 47 milioni e 471 mila euro, superano già l’importo complessivo impegnabile nell’intero anno 2004 pari a 32 milioni e 500 mila euro». E questa cifra corrisponde proprio alla media del triennio 2001-2003. «Le nuove funzioni - aggiunge il Presidente - determinano un superamento di tale media di almeno 36 milioni di euro ed è quindi assolutamente necessario che in sede di conversione del decreto legge vengano esclusi dal computo gli oneri per servizi trasferiti e delegati che eccedano la media del triennio».

Valerio Bettoni ha poi commentato, a margine della seduta di giunta, il parere negativo dato dalla Provincia di Milano al progetto preliminare e allo studio di impatto ambientale della BreBeMi, la nuova autostrada che dovrebbe velocizzare i collegamenti fra Bergamo, Brescia e Milano. «Tutte le persone che ogni mattina devono sopportare colonne interminabili lungo l’ A4 - ha detto Bettoni - saranno indubbiamente grate alla Provincia di Milano». Il Presidente ha inoltre aggiunto che «l’ opera è fondamentale per il futuro della Lombardia, e non solo. Sono anni che le code iniziano a Bergamo per finire a Milano. Purtroppo, ancora una volta, Milano dimostra di non essere in grado di svolgere il ruolo che le compete come capitale economica d’ Italia. Assistiamo a stucchevoli scelte di stampo localistico, a tutto danno dell’ interesse generale. La presa di posizione della Provincia di Milano è, dal punto di vista politico, un grande regalo a qualcuno».

(29/07/2004)

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