La Rai acquista il film
del panettiere di Branzi

«Il compenso che mi proposero per vendere in esclusiva il film mi sembrava una miseria. Mi ero persino un po' arrabbiato considerati i giorni di lavoro che c'erano in quel lavoro. Poi ho capito che la cifra si riferiva a un solo minuto, e il mio film dura mezz'ora».

«Il compenso che mi proposero per vendere in esclusiva il film mi sembrava veramente una miseria. Mi ero persino un po' arrabbiato considerati i giorni di lavoro che c'erano in quel lavoro. Poi ho capito che la cifra si riferiva a un solo minuto, e il mio film dura mezz'ora. Allora la prospettiva è cambiata».

Così racconta, con un po' di autoironia, Baldovino Midali, 52 anni, panettiere di Branzi, il suo primo approccio con la Rai. Oggi, a distanza di quasi un anno dai primi contatti con l'azienda televisiva di Stato, dopo una lunghissima trafila burocratica, può sorridere ed esprime «una soddisfazione immensa».

Perché dopo 30 anni di passione, dopo giorni interi passati ad aspettare il momento propizio per fotografare un ermellino o uno scoiattolo, questo, forse, è il riconoscimento più bello. La Rai ha acquistato i diritti in esclusiva fino al 2016 di uno dei suoi film, l'«Acqua e le stagioni della montagna», realizzato in dieci anni di appostamenti, nascosto per lunghe ore in un capanno, nei boschi o lungo i ruscelli dell'alto Brembo.

Un film che, nel 2009, ebbe l'onore di essere selezionato, tra 330 opere, al «Trento film festival», la più importante rassegna cinematografica del mondo dedicata alla montagna. Non vinse ma già il fatto di essere stato scelto e aver seguito le orme di Bruno Bozzetto o Ermanno Olmi (altri due bergamaschi che parteciparono al festival) fu per lui una conquista.

Ora la vendita alla Rai che, per i prossimi quattro anni, avrà l'esclusiva per l'Italia. Potrà trasmetterlo, anche più volte e a frammenti, sempre citando l'autore. E martedì 17 aprile, alle 17,30, dopo l'esperienza del maggio 2011, Baldovino sarà ancora ospite di «Geo&Geo», il programma sulla natura di Raitre, condotto da Sveva Sagramola.

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