La scuola bergamasca scrive al ministro
Riveda le modifiche agli esami finali

Il mondo della scuola chiede al ministro Gelmini di sospendere per un anno i provvedimenti che modificano l’ammissione all’esame finale del primo e secondo ciclo (terza media e maturità) contenuti nello schema di regolamento approvato dal Consiglio dei ministri e ora al vaglio del Consiglio di Stato per permettere il normale svolgimento degli esami fra meno di due mesi.

Il primo punto in discussione riguarda come conteggiare il voto di condotta, se per comporre la media aritmetica o se, composta la media del profitto, utilizzarlo per la definizione dei crediti finali. Nel primo caso sarebbero favoriti i ragazzi con scarso rendimento ma comportamento tranquillo, mentre nel secondo ci sarebbe la possibilità di premiare, all’interno del punteggio meritato, chi mantiene a scuola un comportamento corretto alzando i crediti verso il massimo previsto dalla propria fascia di punteggio ottenuto per il profitto.

Ancora più spinosa è la decisione, contenuta nello schema di regolamento, di ammettere agli esami finali solo chi ha ottenuto la sufficienza non come media globale, ma il sei in ciascuna materia. Un solo cinque varrebbe la bocciatura.

Secondo stime sindacali, così non sarebbe ammesso agli esami il 70% dei candidati alla maturità. Inoltre si introdurrebbe una diseguaglianza rispetto ai privatisti, per i quali vale ancora la vecchia regola dell’ammissione all’esame di stato se ritenuti complessivamente “idonei” dai propri docenti di classe.

Sulla questione si sono pronunciati i dirigenti scolastici bergamaschi che, riuniti al Liceo Mascheroni, hanno deciso di inviare una lettera al ministro Gelmini per chiedere la sospensione del provvedimento.

Un altro documento sugli stessi temi è stato redatto, sempre per il ministro, da 54 docenti dello stesso Liceo. I docenti chiedono anche chiarimenti su un passaggio oscuro dello schema di regolamento, secondo il quale sembrerebbe vietato bocciare a giugno gli studenti anche in presenza di molte materie insufficienti, prevedendo per tutti la sospensione del giudizio a settembre, cosa che complicherebbe il lavoro organizzativo di formazione delle classi.

A livello regionale e nazionale sulla questione si è mossa anche la Cisl Scuola, riunita a Bergamo alla Casa del Giovane per il congresso regionale che riconfermerà Renato Capelli alla guida della categoria lombarda, almeno fino al pensionamento fra due mesi, con prevedibile sostituzione in corso di mandato da parte del segretario Silvio Colombini. Il segeretario generale nazionale Francesco Scrima, ospite del Congresso regionale insieme al segretario provinciale Dacunzo, ha confermato di aver chiesdto al Ministero la sospensione per un anno di ogni modifica al regolamento per l’ammissione agli esami finali per permettere lo svolgimento sereno degli scrutini ed evitare una valanga di contenziosi aperti dalle famiglie.
Susanna Pesenti

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