La terra trema nel Centro Italia - Video
Due violente scosse, torna la paura

Due forti scosse di terremoto sono state avvertite a Roma e in tutta l’Italia centrale.

La prima scossa è stata di magnitudo 5.4. L’epicentro, tra Terni e Perugia. La scossa è stata avvertita distintamente a Roma, L’Aquila, Perugia, Terni e Macerata. «Abbiamo un grosso problema sulla Salaria, per il momento non posso dire niente, stiamo valutando». Così il dirigente della Protezione civile delle Marche Cesare Spuri, dopo la scossa di terremoto superiore a magnitudo 5 che ha investito la provincia di Macerata. Un evento «collegato a quello avvenuto il 24 agosto nel Reatino». Lo ha detto all’Ansa il sismologo Alessandro Amato, dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. Ecco le immagini di Norcia, postate nel tweet di Claudio Paudice, giornalista dell’Huffington Post.

«La corrente è andata via. Continua ancora lo sciame sismico. Sicuramente ci sarà stato qualche crollo. È veramente dura». Così si è espresso il sindaco di Castel Sant’Angelo (Macerata) sul Nera, Mauro Falcucci, a SkyTg24. «Siamo per strada, davanti al Comune» ha aggiunto il primo cittadino del luogo più vicino all’epicentro del sisma.

A Visso ci sono state scene di panico e crisi di pianto tra la gente che è fuggita dalle case dopo la forte scossa di terremoto. La popolazione, già provata da giorni di continue scosse, si è riversata nella piazza principale sfidando i cornicioni che crollavano. «Le pareti mi sono venute addosso - racconta una donna appena fuggita dal suo studio di geometra nel centro di Visso -. Ho sentito venire giù tutti gli oggetti e i libri dagli scaffali. Sono fuggita per le scale e fuori tutto era polvere. La gente gridava».

Alle 21,20 una nuova violentissima scossa: 6,2 di magnitudo. Il terremoto è stato sentito anche in Emilia Romagna e nel Veneto orientale. Segnalazioni arrivano anche da Bergamo, soprattutto da parte di chi abita ai piani alti. Pochi minuti dopo l’Ingv ha ridimensionato la portata della scossa: 5,9, comunque violenta.

«Qui è il caos, c’è gente che grida, persone sconvolte. Non so dirle niente, non so se ci sono altri danni, stiamo andando a vedere, ma la situazione psicologica delle persone è tragica». Così il vice sindaco di Arquata del Tronto (Ascoli) Michele Franchi, dopo la nuova fortissima scossa di terremoto, di magnitudo superiore alla precedente di 5.4, registrata nelle Marche e in Umbria. «È stato un terremoto fortissimo, apocalittico, la gente urla per strada e ora siamo senza luce, vi prego lasciateci lavorare»: così il sindaco di Ussita Marco Rinaldi dopo la nuova forte scossa. «Sono crollate parecchie case. Il nostro paese è finito. È crollata anche la facciata della chiesa e si è spaccato il terreno». «Si sono aperte le porte, le ante delle credenze, e sono caduti oggetti» dice un’anziana da Fabriano. Nelle città c’è un fuggi fuggi, e molti questa notte dormiranno nelle auto.

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