«Dopo 66 anni ho pianto
sulla tomba di mio padre»

«Ho ritrovato dopo 66 anni il tassello che mancava per costruire il passato della mia famiglia». Queste le prime parole di Rosanna Ravasio dopo essere ritornata dal cimitero militare di Amburgo (Germania), una sezione del Friedhof Ojendorf che si estende per cento ettari circa, dove ha ritrovato la tomba del papà Mario, morto il 24 marzo 1944.

«È stata per me una forte emozione quel giorno che mio cugino mi ha chiamato, dicendomi di guardare "L'Eco di Bergamo" che c'era una notizia su mio padre – racconta Rosanna Ravasio –. Dopo 66 anni riuscivo a sapere dove era sepolto mio padre e questo grazie alle ricerche di Roberto Zamboni e la pubblicazione sul giornale. Se non ci fosse stata questa ricerca, e poi "L'Eco" che l'ha divulgata, io non avrei mai saputo dove mio padre era sepolto».

Di lui Rosanna conosceva molte cose perché mamma Maria, morta l'anno scorso, raccontava spesso di lui. Si erano conosciuti che avevano 14 anni: lui era di Sotto il Monte e lei di Carvico. Neanche a farlo apposta portavano lo stesso nome e cognome, Mario e Maria Ravasio, anche se non erano parenti. Si erano sposati il 25 dicembre 1940, ma dopo pochi mesi era stato richiamato alle armi, nel reparto fanteria, anche se lui faceva parte dell'aeronautica.

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