«Natività nell’arte», c’è anche il museo di Brembo

La scena della Natività, il confluire dei pastori che avanzano verso la grotta, l’adorazione solenne dei Magi con il loro sontuoso insieme di doni costituiscono per l’arte un vero e proprio alfabeto colorato della vita, della fede, della fiducia, dell’avvio di una storia segnata dalla pace tra Dio e l’umanità e degli uomini fra loro. Così si esprime il biblista Gianfranco Ravasi nella presentazione alla monumentale opera «Natività e presepi nell’arte e nella tradizione a Milano e in Lombardia». Un volume delle Edizioni Celip di Milano riccamente illustrato che propone una galleria straordinaria di presepi, accompagnati da testi di scrittori e critici e dalla prefazione di Roberto Formigoni presidente della Regione Lombardia. In circa 300 pagine spiccano le testimonianze del Museo di Brembo di Dalmine. Dalle origini del presepe alle miniature, dalle favole sceniche alle tradizioni lombarde delle statuine è tutto un susseguirsi di immagini capaci di destare emozioni e suggestioni in un’atmosfera di soavità natalizia. Ma il vero corpus centrale dell’opera è l’itinerario nell’arte, nelle chiese e nei musei milanesi e lombardi: ogni tappa un presepe, una Natività dai più originali a quelli inconsueti come quel misterioso presepe nero che viene dal Nord in San Nazaro. Pinacoteche e musei, raccolte civiche e gallerie sono poi ricchi di rappresentazioni della Natività e il volume offre da questo punto di vista quasi un censimento puntuale e documentato. Nè manca uno sguardo alle collezioni private (Gigi Pedroli, Vittorio Ceretti, Thomas Berra, Guido De Zan): ricordi di infanzia, pezzi artigianali, ma anche testimonianze di un’arte esplicata in svariate interpretazioni.Una galleria di paesaggi e scene, dunque che s’intrecciano con l’arte lignea, la miniatura, il cesello dell’oreficeria. «In pratica – continua Ravasi – siamo di fronte a Vangeli dell’infanzia di Gesù che, da testo storico, letterario e teologico quali esso sono, si sono trasformati in pietra, in colore, in immagini». «Sono un messaggio di luce destinato a tutti – chiosa Ravasi -, a credenti e ad agnostici, così che ognuno, come era accaduto ai Magi, segua la sua stella».(21/12/2007)

© RIPRODUZIONE RISERVATA