«Nicholas ucciso in Brasile perché ha reagito all’omicidio dell’amico»

Una reazione rabbiosa dopo aver visto l’amico cadere ucciso dagli uomini che pretendevano il pagamento della droga. Così – secondo la ricostruzione del padre, tornato a Seriate dopo il suo viaggio in Brasile – sarebbe morto, il 17 maggio, il ventenne Nicholas Pignataro. Il suo amico Pixote era infatti grande consumatore di crack e aveva un grosso debito con un fornitore di stupefacenti: era lui il vero bersaglio.«Secondo la polizia – spiega Antonio Pignataro – Niki, dopo aver assistito al delitto dell’amico, si è scagliato contro il gruppetto di assassini, probabilmente armati di pistole. Mi immagino la scena, con Nicholas che urla “ma cosa fate?”. Era nel suo carattere intervenire ad aiutare gli amici. Ma è stato malmenato, come ho purtroppo visto dalle agghiaccianti foto della polizia all’Istituto di medicina legale, e poi ucciso». Ora a Maceiò, grazie ai fondi raccolti dalla famiglia Pignataro, sorgerà una casa accoglienza per bimbi di strada, dedicata a Nicholas.(09/07/2008)

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