«Sono salvi». Nones e Kehrerin elicottero al campo base

Sono salvi. La comunicazione tanto attesa è arrivata ancora al centro bergamasco dei soccorsi: Nones e Kehrer, i due alpinisti bloccati sul Nanga Parbat, dopo una discesa sugli sci che ha permesso loro di abbassarsi di quota, sono stati recuperati dagli elicotteri e portati al campo base. È sempre la voce di Maurizio Gallo che al telefono avverte a Bergamo Agostino Da Polenza.Le buone condizioni meteo hanno permesso la discesa degli alpinisti e il loro recupero., dopo giorni di nebbia e nevicate sulla parete Rakhiot.  Nella notte italiana, mattina sull’Himalaya, la voce di gallo annuncia: «Li abbiamo visti, stanno scendendo con gli sci, dritti sotto il colle». Nel giro di un’ora gli italiani scendono da 6.600 metri a 5.700, superando due crepacci e arrivando su un pianoro del ghiacciaio adatto per l’arrivo degli elicotteri.  Alle 5 italiane (sono le 9 in Pakistan) arriva la telefonata di Walter Nones sul satellitare di Maurizio Gallo: i due alpinisti si fermano sul pianoro, aspettano il recupero. Intanto il tempo sembra peggiorare, la preoccupazione sale e si susseguono telefonate tra Gallo, Da Polenza, l’ambasciata italiana in Pakistan e il comando militare pakistano. A mezzogiorno, ora pakistana (le 8 in Italia), finalmente i velivoli raggiungono il campo base, fanno un primo volo di ricognizione, individuando la posizione di Nones e Kehrer sul ghiacciaio. Rientrati alla base, gli elicotteri vengono alleggeriti di ogni attrezzatura non necessaria per essere più agili alle quote estreme, poi ripartono e recuperano i due alpinisti, che finalmente tornano al campo base.Telefonata a Bergamo «Stanno scendendo»(24/07/2008)

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