Latte, gli allevatori in presidio - video
Martina: lavorare con spirito costruttivo

Presidio degli allevatori in diversi caselli autostradali per protestare contro la crisi del prezzo del latte. Anche la rotonda dell’autostrada di Bergamo è invasa dai trattori con possibili disagi fino alle 18.

Sono 16 i trattori scesi in campo, con gli allevatori che hanno montato un gazebo e stanno facendovolantinaggio. Il traffico è rallentato ma scorrevole e i caselli per l’autostrada sono liberi. Numerosi gli striscioni, tra questi: «Ministro Martina svegliati. Se vuoi che il tuo Paese produca, compr a ciò che il tuo Paese produce».

La questura ha messo in campo gli uomini del reparto Mobile e delle Volanti, mentre gli agenti della Polstrada hanno effettuato un servizio dinamico per evitare blocchi del traffico, ma qualche disagio potrebbe comunque verificarsi fino alle 18.

I produttori di latte sono presenti anche ai caselli di Brescia Centro, Lodi, Mantova Sud e Milano Agrate. In distribuzione litri di latte e volantini informativi che illustrano la situazione di crisi del comparto zootecnico, in particolare del settore lattiero-caseario, e le motivazioni della manifestazione.

«È il momento di agire – scrive Copagri –. Invitiamo tutti i produttori, appartenenti anche ad altre organizzazioni, ad unirsi alla protesta, in quanto il “furto” dei 70 milioni di euro messo in atto dal Governo, la crisi del prezzo del latte e dell’intero comparto sono ormai una piaga comune». Gli allevatori fanno riferimento alla sanzione dell’Unione Europea di 30 milioni per il superamento da parte dell’Italia del livello quantitativo di produzione assegnato dall’Ue nel 2014-15, dopo cinque annualità in cui nessuna sanzione è stata dovuta dagli allevatori italiani. A causa della maxi multa, il Governo ha imputato un prelievo supplementare di più di 100 milioni di euro alle aziende italiane «rubando – dicono gli allevatori – 70 milioni alle aziende già massacrate dalla crisi del prezzo del latte».

«La manifestazione si inserisce, di concerto con l’European Milk Board, in una serie di iniziative che da mesi vedono i produttori di latte di tutta Europa manifestare con forza contro le Istituzioni, nonché le industrie casearie e la grande distribuzione, in quanto da moltissimi anni stanno percependo un prezzo del latte nettamente al di sotto dei costi di produzione. Basti pensare che solo negli ultimi 7 mesi il prezzo al litro riconosciuto alla stalla in Italia è diminuito di quasi il 25% - spiega Copagri -. Tale grave situazione di crisi ha portato alla convocazione d’urgenza, il prossimo 7 settembre, del Consiglio Straordinario dei Ministri dell’Agricoltura dell’UE, dove verranno sicuramente prese decisioni importanti, necessarie a risollevare il comparto latte da questa profonda crisi».

E c’è una forte denuncia nei confronti del governo: «Siamo sconcertati dall’atteggiamento del Ministro Martina che, anziché portare con forza in Europa la difesa dei produttori italiani, triplica illegittimamente le multe latte per fare cassa, speculando così sulla vita degli agricoltori oramai al collasso finanziario. Il nostro Governo accetta e sottoscrive leggi che arrivano dall’Europa che sono deleterie per gli allevamenti di suini Italiani, senza preoccuparsi né della nostra economia, né della salute del consumatore. Basti pensare alla legge che permette di definire Made in Italy tutti i prodotti di salumeria che abbiano avuto l’ultima lavorazione in Italia, senza preoccuparsi della provenienza delle carni. Così facendo gli allevamenti italiani, soffocati dagli elevati costi legati al sistema della qualità’ della produzione, del benessere animale e della tutela dell’ambiente, devono confrontarsi con il prezzo “stracciato” delle carni di provenienza estera e di dubbia qualità».

«É un grave errore lo stravolgimento della realtà che si opera e falsa l’accusa che viene fatta al governo, che ha messo in campo un piano senza precedenti da 120 milioni di euro ed è impegnato per trovare soluzioni utili ai problemi della filiera del latte e dare sostegno a 35 mila allevatori italiani che lavorano e rispettano le regole ogni giorno - così il Ministro delle politiche agricole Maurizio Martina commenta le proteste in corso da parte di Copagri Lombardia. -. Proprio grazie al nostro decreto diventato legge a luglio oltre 1200 allevatori hanno potuto beneficiare delle compensazioni per le multe delle quote latte dell’ultima campagna. Abbiamo restituito loro più di 19 milioni di euro che secondo i criteri della vecchia legge Zaia non avrebbero potuto avere. In totale sono state oltre 10 mila le aziende interessate dalle restituzioni per più di 100 milioni di euro. Le imprese che sono rimaste fuori dal meccanismo delle compensazioni sono quelle non in regola con i pagamenti. Questi i fatti e, come peraltro le organizzazioni sanno, proseguono quotidianamente le attività di confronto con gli operatori del settore che con spirito costruttivo cercano, al nostro fianco, soluzioni utili e non, invece, iniziative controproducenti con bersagli del tutto sbagliati».

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