Lavoro nero, sentiti i tre ispettori del lavoro

Sono stati interrogati questa mattina tre funzionari dell’ispettorato del Lavoro coinvolti nella maxi-inchiesta relativa ai controlli pilotati sul lavoro nero gestite da due società-cooperative, «Labor Service» e «Pronto Lavoro», che agivano appunto con la copertura di funzionari della Direzione provinciale del lavoro. Gli extracomunitari clandestini, reclutati a centinaia, venivano provvisti di falsi permessi, e distribuiti come operai in nero in diverse aziende della provincia. Sono stati sentiti i tre finora all’obbligo di dimora: Giuseppe Angelo Bergamaschi, 48 anni, consulente del lavoro di Cividate al Piano aveva gia confessato presentandosi spontaneamente al pm. Oras ha fatto ricorso al tribunale della Liberta. Giovanni Defendi, 42 anni, di Lurano, si è avvalso della facolta di non rispondere mentre Luigi Tellini, 52 anni, di Lallio avrebbe fornito qualche chiarimento. Nell’inchiesta sono finiti anche i 52 titolari delle aziende nelle quali erano stati impiegati i clandestini. La loro posizione, ora, è al vaglio del magistrato, che intende capire se gli imprenditori fossero a conoscenza del fatto che gli immigrati erano in Italia senza permesso di soggiorno oppure con documenti falsi procurati dalle cooperative incriminate.

(27/1/03)
Su L’Eco di bergamo del 28 gennaio 2003

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