Lega alla Camera: «Agli italiani poveri
le stesse risorse garantite ai profughi»

Stornare parte delle risorse destinate all’assistenza dei richiedenti asilo per assegnarle agli italiani vittime della crisi economica. Lo chiede la Lega Nord in una mozione illustrata martedì 10 maggio alla Camera e che sarà presto presentata sia a Montecitorio che al Senato.

«Quando si tratta di assegnare i fondi sociali - ha spiegato il presidente del Copasir, Giacomo Stucchi, spiegando l’iniziativa parlamentare insieme ai colleghi Massimiliano Fedriga e Nunziante Consiglio (Stucchi e Consiglio sono bergamaschi) - questo Governo ha fatto la precisa scelta di privilegiare chi arriva nel nostro Paese invece che gli italiani. Sia chiaro - sottolinea - che noi non vogliamo sottrarre fondi ai veri rifugiati che fuggono dalle guerre, ma c’è un eccesso di richieste di riconoscimento: basti pensare che su oltre 20mila domande analizzate quest’anno soltanto a 811 (il 3%) è stato concesso lo status di rifugiato. E dalla presentazione della domanda all’esito dei ricorsi passano a volte anche due anni in cui queste persone sono a nostro carico».

«Tanti soldi dunque - prosegue il senatore leghista - vanno a migranti che sono sostanzialmente dei clandestini arrivati in Europa per migliorare la propria situazione economica e ciò penalizza gli italiani che stanno soffrendo la crisi. Noi chiediamo invece - aggiunge - che gli italiani possano godere degli stessi diritti riconosciuti a coloro che anche furbescamente cercano di ottenere aiuti dallo Stato pur sapendo di non avere i requisiti».

A sostegno della mozione anche una sessantina di sindaci leghisti rappresentati oggi in conferenza stampa da Fabrizio Sala di Telgate (Bergamo) e Vallì Cipriani di Montefiore Conca (Rimini). «Tutti i giorni - spiegano i due - riceviamo richieste da cittadini in difficoltà economiche, pensionati che non arrivano a fine mese, giovani senza lavoro, mentre sul nostro territorio continuano ad arrivare persone che non hanno diritto a stare lì e ricevono assistenza per 35-36 euro al giorno. Chiediamo per gli italiani lo stesso trattamento riservato ai clandestini».

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