Legge di stabilità, ecco i dettagli
Soldi per la scuola, stop incentivi auto

Blocco dei contratti e degli scatti degli statali, Tfr in busta paga da marzo ma senza sconti sulle tasse, fondo famiglia e scuola rispettivamente da 500 milioni e 1 miliardo di euro. Sono queste alcune delle misure che hanno trovato posto nella Legge di stabilità targata Renzi.

E poi ancora: contratto del pubblico impiego congelato fino a dicembre 2015. Rinviato anche il pagamento dell’indennità di vacanza contrattuale e il blocco degli automatismi per il personale non contrattualizzato. Magistrati, avvocati, procuratori dello Stato, personale militare e delle Forze di polizia, diplomatici sono esclusi dal blocco degli scatti contrattuali previsto nella Legge di stabilità.

Riguardo il Tfr in busta paga, la novità scatterà dal primo marzo del prossimo anno e sarà in vigore fino al 30 giugno 2018. Esclusi i lavoratori pubblici, i lavoratori domestici e quelli del settore agricolo. Bisogna lavorare da almeno 6 mesi, l’importo mensile sarà assoggettato a tassazione ordinaria.

Il bonus di 80 euro diventa invece strutturale, in arrivo il fondo famiglia, la dote è di 500 milioni di euro all’anno dal 2015. Sconti per i giovani sull’Irap: eliminata la componente lavoro (per 5 miliardi), che si aggiunge al taglio del 10% del 2014. Il taglio dei contributi per i nuovi assunti a tempo indeterminato avrà un tetto: 6.200 euro all’anno. L’azzeramento – è quindi il calcolo – arriverebbe fino a circa 19.000 euro di salario.

E poi c’è il capitolo «buona scuola»: subito previsto 1 miliardo da destinare a «un piano straordinario di assunzioni docenti». Le scuole non statali vengono rifinanziate per duecento milioni di euro dal 2015.

Stop invece per gli incentivi auto: zero aiuti per l’acquisto di auto a basse emissioni con la rottamazione di veicoli usati mentre l’ecoboonus resiste, confermato per il 2015, lo sconto fiscale al 65% e valido anche per i condomini, così come quello per le ristrutturazioni che si ferma però al 50%.

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