L’iPhone X vende poco
Apple pensa di ritirarlo

Era atteso come l’oggetto delle meraviglie, ma alla prova del mercato non ha sbancato nel modo previsto: l’innovativo iPhone X, lanciato da Apple per celebrare i 10 anni dal lancio con Steve Jobs, potrebbe sparire dalla circolazione dopo appena 12 mesi dalla messa in vendita, in una mossa insolita per la Mela.

A prefigurare il pensionamento anticipato un analista, conoscitore della compagnia di Cupertino. Nel frattempo, il colosso tecnologico incassa il suo secondo downgrade in una settimana per «segnali di un rallentamento della domanda di iPhone».

Stando a Ming-Chi Kuo, analista di Kgi Securities, Apple cesserà di produrre l’iPhone X già durante l’estate prossima, per poi presentare tre nuovi modelli a settembre. Per l’esperto, il melafonino non ha avuto l’accoglienza sperata soprattutto in un mercato importante come quello cinese.

Il problema sarebbe legato alla famigerata«tacca», cioè l’inserto nero nella parte alta del display dove trovano posto la fotocamera e gli altri sensori del telefono: estetica a parte, ai consumatori darebbe l’impressione che ci sia meno spazio utilizzabile sullo schermo, e perciò preferirebbero comprare l’iPhone 8 Plus, quello di dimensioni maggiori. Quest’ultimo, oltre alla grandezza, ha il pregio di un prezzo più basso rispetto all’iPhone X. Il top di gamma, ipotizza quindi l’analista, dopo l’arrivo dei nuovi smartphone in autunno dovrebbe uscire dal catalogo, invece di restarci ad un prezzo scontato come accade di solito. Se l’ipotesi fosse confermata dai fatti la mossa avrebbe un unico precedente: l’iPhone 5, lanciato nel settembre 2012 e rimpiazzato dal 5C un anno dopo.

Le nuove tecnologie viste sul dispositivo, dal riconoscimento facciale al display Oled, dovrebbero però essere trasferite sui tre nuovi modelli ispirati all’iPhone X, attesi il prossimo autunno. Con questo nuovo assetto, secondo Ming-Chi Kuo di Kgi Securities, le vendite di Apple a fine anno potrebbero aumentare del 10% rispetto al +5% atteso dall’iPhone X. Questo, però, a patto che l’azienda non sconti un contraccolpo per aver rallentato le prestazioni dei telefoni meno recenti. La decisione, motivata da Apple con la volontà di rendere affidabili gli smartphone con batteria vecchia, ha infatti generato un forte malcontento sfociato in una serie di class action in Usa e all’estero, un’indagine della procura in Francia e una dell’Antitrust in Italia. (

Cupertino, intanto, ha incassato il suo secondo downgrade in una settimana, calando in Borsa.

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