Lo schianto del Let: l’autopsia rafforza l’ipotesi del guasto. A Bergamo i familiari delle vittime

L’autopsia ha sciolto ogni dubbio: pilota e copilota del Let 410 caduto domenica sera ad Azzano San Paolo erano in perfette condizioni psicofisiche. Nei corpi non è stata trovata alcuna traccia di alcol né di alcuna altra sostanza che avrebbe potuto alterare le percezioni. E mentre l’inchiesta va avanti, per scoprire le reali cause del disastro, quello di oggi è stato il giorno dei familiari delle vittime, tutte e tre di nazionalità croata: i parenti del pilota, Aleksandar Sandi Peicic 61 anni, del secondo pilota, Katja Popovic 35anni, e della passeggera Tanja Sesek, 50 anni, sono arrivati a Bergamo dalla Croazia per rendere l’ultimo saluto ai loro cari.

Proprio oggi infatti i resti sono stati spostati dalle celle frigorifere della camera mortuaria del cimitero di Bergamo nelle bare: i familiari hanno potuto assistere, e hanno deposto fiori sui feretri. In giornata i parenti, prima del loro rientro in patria, sono stati anche accompagnati in ospedale per effettuare, col loro consenso, un prelievo di sangue: servirà - attraverso l’esame del dna - a sciogliere ogni dubbio sulle identità delle vittime.

(04/11/2005)

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