L'orso JJ5 ricompare a Ornica
Razzia di capre, conigli e galline

Si sta facendo la fama di incallito «rubagalline» l’orso JJ5, e della faccenda - dopo la polizia provinciale, il Corpo forestale dello Stato e gli etologi - potrebbero occuparsi pure i carabinieri, dal momento che l’ultima scorribanda del plantigrado è stata notificata anche alla stazione dell’Arma di Piazza Brembana.

Nove galline, due conigli e due capretti sarebbero il bilancio definitivo della razzia compiuta da JJ5 nella notte tra lunedì e martedì in una stalla di Ornica. E gli è andato male un colpo in un pollaio vicino a quello razziato, non essendo riuscito a sfondare tetto e porta del piccolo rifugio nel quale erano ricoverate alcune galline.

Ricapitolando: sabato l’orso aveva fatto razzia in quel di Cusio ai danni di Valentino Paleni cui erano state uccise due capre e due caprette e, domenica, di Dario Goglio cui era sparito del pollame. A vuoto altri due tentativi di effrazione sempre a Cusio. «Siamo stati chiamati per due casi accaduti probabilmente nella notte tra lunedì e martedì - ha raccontato Giambattista Albani Rocchetti, della polizia provinciale, da quattro giorni impegnata nei rilievi sui luoghi delle scorribande dell’orso -, ma qui non ci sono stati danni. Un’irruzione è stata tentata in località Piazzo ai danni di un piccolo recinto nel quale stanno chiusi dei cani da caccia e un altro alla Costa, ai danni di una voliera con uccelli da richiamo. Stavamo effettuando i rilievi a Cusio e siamo stati avvertiti di quanto accaduto a Ornica. L’animale è sceso dai 1.300 metri di Cusio ai 1.000 di Ornica».

L’orso deve essere sceso in paese passando per il Colle della Maddalena scendendo dai Piani dell’Avaro o arrivando direttamente da Cusio, un tragitto peraltro breve e affatto impegnativo per un camminatore del suo calibro. Non si sa quale sia stata la sequenza temporale delle due incursioni, sono però ben chiare le modalità operative dell’orso.

Questo il racconto di Sergio Quarteroni, il primo a fare la scoperta delle «mariuolate» dell’orso e proprietario di un rustico con stalla adiacente dove sono custodite una vacca e un vitello. Nei pressi anche un solido pollaio con porta in ferro e pareti e tetto rivestito di spesse lamiere. «A volte dormo qui per poter accudire il bestiame di prima mattina – racconta – e così ho fatto anche ieri notte. Ho sentito il mio cane abbaiare a lungo e per quasi tutta la notte ma ho pensato che rincorresse qualche animale selvatico. Ho anche tentato di zittirlo. Stamattina (martedì, ndr) quando sono andato al pollaio ho visto il tetto divelto, le lamiere che proteggono le pareti sollevate e alcune strappate (sulle medesime sono visibili le impronte del plantigrado, ndr), oltre a un buco nella recinzione. Le galline però c’erano ancora tutte poiché l’orso non è riuscito ad entrare nella stalla».

Ha raccontato a sua volta Domenico Ambrosioni, proprietario di un rustico sempre in zona Sirta, a circa duecento metri in linea d’aria dall’abitato: «Ero sceso a Piazza Brembana di prima mattina e verso le 10, quando sono tornato a casa, ho visto che la stalla e il recinto erano danneggiati ed erano spariti due capretti, nove galline e due conigli».

Nelle due proprietà hanno compiuto un sopralluogo la polizia provinciale e il Corpo forestale. Ha preso visione della situazione pure il sindaco Sergio Milesi che ha dichiarato: «La notizia della comparsa dell’orso non ha suscitato particolare impressione in paese anche perché si spera che se ne vada presto. Resta di nostra competenza una vigilanza stretta».

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