L’America si è fermata per ricordare l’11 settembre

Sessanta secondi per ricordare 2.823 morti. Con un minuto di silenzio alle 8.46, vale a dire l’ora in cui il primo aereo si schiantò contro la torre nord del World Trade Center, l’America ha dato il via alle commemorazioni per il quarto anniversario dell’attacco alle Torri Gemelle. Celebrazioni in tutti gli Stati Uniti, anche se le più articolate e significative si sono concentrate naturalmente a New York. A Washington il presidente George W. Bush ha partecipato, insieme alla moglie Laura e al suo vice, Dick Cheney, al minuto di raccoglimento.Nel giorno del ricordo, però, non si allenta l’allarme terrorismo: la sede dell’emittente Abc in Pakistan ha infatti ricevuto una videocassetta contentente una registrazione con minacce dirette a Los Angeles e a Melbourne, in Australia. La Abc ha riferito che l’uomo che appare nel nastro sarebbe Adam Gadahn, un giovane americano della Orange County convertito all’Islam e presunto membro americano di Al Qaeda. Anche il Papa ha ricordato l’11 settembre. Benedetto XVI ha sollecitato l’impegno di tutti a rinunciare all’odio per costruire un mondo di pace. «Oggi 11 settembre - ha detto il Papa dopo la preghiera dell’Angeuls in San Pietro - ricordiamo le vittime della violenza terroristica in tutto il mondo. Possa Dio ispirare a uomini e donne di buona volontà in ogni luogo di rinunciare all’odio, e costruire un mondo di giustizia, di solidarietà e di pace». (11/09/2005)

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