L’automazione della casa, un aiuto ai disabili Esperti a convegno all’Università di Dalmine

L’automazione domestica al servizio del sociale, e in particolare delle persone anziane e disabili nella vita quotidiana dentro le mura di casa. Con il convegno che si è tenuto stamane presso l’Università di Ingegneria a Dalmine su «Domotica, tecnologia al servizio dell’utenza: soluzioni per il benessere e la sicurezza delle persone svantaggiate» il Cesac (Centro servizi per l’associazionismo, la cooperazione, le imprese sociali) e l’Ateneo hanno voluto offrire esempi e spunti di riflessione sull’aiuto che le soluzioni di automazione domestica possono offrire per una migliore qualità di vita di anziani e portatori di handicap.In primo piano, il progetto «Home», finanziato dal ministero del Welfare e dal Fondo sociale europeo, finalizzato a sviluppare una nuova filiera d’impresa sociale, che operi nella gestione integrata dei servizi agli immobili e all’abitare. In pratica, sono stati illustrati esempi di come sia possibile, con l’impiego della tecnologia, rendere la casa più confortevole e sicura per le persone che hanno difficoltà di movimento: dal videocitofono visualizzabile sul televisore tramite il telecomando, alla gestione complessiva di impianti ed elettrodomestici casalinghi con estrema facilità, pur restando seduti in poltrona. Esempi, insomma, di come l’automazione domestica possa trovare importanti applicazioni anche nel sociale.

Chi volesse saperne di più sul «progetto Home», può consultare il sito www.Homeservizi.com

(29/10/2004)

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