L’Unione all’attacco: dimissioni inevitabilima è tutto il governo il vero responsabile

Le dimissioni del ministro Roberto Calderoli sono considerate «inevitabili» e «doverose» dal centrosinistra, che tuttavia le giudica anche, in buona parte, tardive e insufficienti a tamponare la grave crisi aperta dai comportamenti dell’ex ministro delle Riforme e che investe tutto il governo. Il problema, infatti, per gli esponenti dell’Unione non è solo Calderoli, ma l’intero governo che in nome di un’alleanza elettorale, ha tollerato la natura stessa della Lega e l’escalation pericolosa dell’atteggiamento dei suoi esponenti. Ecco una serie di commenti:Massimo D’Alema«Abbiamo nel governo degli irresponsabili, persone che non dovrebbero farne parte. La responsabilità è di Berlusconi, perchè è lui che ha portato queste persone al governo. Saremmo stati meglio se l’on. Berlusconi avesse fatto sentire la sua voce qualche giorno prima, nel senso che queste provocazioni, queste dichiarazioni razziste si trascinavano ormai da molto tempo senza che il presidente del Consiglio avesse preso le distanze. Ora, dopo questi drammatici incidenti, dopo i morti, in una situazione in cui tutto il Paese è esposto ad un maggiore pericolo, finalmente ci si è resi conto che in una situazione così difficile, degli irresponsabili, dei razzisti non possono essere ministri della Repubblica».Piero Fassino«Calderoli ha tenuto comportamenti incompatibili con le sue funzioni di ministro e alimentato in modo irreparabile una situazione di tensione e conflitto. Le sue dimissioni sono un epilogo inevitabile di una brutta vicenda. Il Governo deve compiere degli atti che trasmettano alla Libia e all’intero mondo islamico un’immagine del nostro Paese diversa da quella che ha dato Calderoli».  Francesco Rutelli «Dobbiamo ricordarci sempre che Calderoli è ministro delle Riforme, delle Riforme ci rendiamo conto di dove siamo finiti? Dobbiamo stare molto attenti . Quel che colpisce è il dilettantismo e l’immaturità nel trattare cose tanto delicate. Chi rappresenta le istituzioni deve sentire il senso della misura che non può travalicare in propaganda becera».Antonio Di Pietro«Le dimissioni di Roberto Calderoli da ministro sono un atto doveroso ma non sufficiente a ripristinare la tranquillità. L’atteggiamento di Calderoli ha esposto a rischio molti nostri connazionali e siamo preoccupati per le ripercussioni che possono esserci nei loro confronti. Contiamo sul fatto che le nostre istituzioni si adoperino per fare allentare la tensione».Fausto Bertinotti «Le dimissioni del ministro Calderoli sono un atto dovuto. È bene che siano avvenute, ma questo non chiude il problema politico che con la tragedia di Bengasi è venuto alla luce. Per un paese come l’Italia, che sta nel cuore del Mediterraneo perseguire la convivenza, il confronto di civiltà è un punto decisivo della sua collocazione geopolitica e della sua politica internazionale. Una coalizione di governo come quella del centro destra italiano è al contrario fondata sulla cooperazione con forze che fanno dell’avversione a una delle culture che si affacciano sul Mediterraneo un elemento strategico. È il cuore di questa alleanza che va dunque denunciato con grande forza perchè incompatibile con la vocazione del Paese nel Mediterraneo».(18/02/2006)     

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