
Un malore in discoteca sabato sera. La testa che inizia a girare. La corsa a casa, poi in ospedale. Adesso Kristel Marcarini, 19 anni, studentessa e sciatrice di buon livello, è ricoverata in condizioni gravissime nel reparto di Neurochirurgia degli Ospedali Riuniti di Bergamo. La diagnosi, secondo le prime informazioni, è di emorragia cerebrale. Ma secondo fonti ufficiose nel corpo della ragazza sarebbero state trovate tracce di sostanza stupefacente, di anfetamine. Non è chiaro se ci sia un legame fra l’assunzione della sostanza e il malore. E ancor meno chiaro è il perché sia stata trovata droga nel corpo di una giovane atleta che frequenta da oltre dieci anni, con serietà e continuità, l’ambiente dello sport e non quello dello sballo. Gli inquirenti stanno indagando ad ampio raggio. È possibile che abbia assunto la droga nel locale? Volontariamente o no?
Di certo c’è che il malore è iniziato nella serata di sabato mentre Kristel Marcarini si trovava con amici alla discoteca «Fluid» di Orio al Serio. La stessa discoteca che a febbraio è stata chiusa per alcuni giorni dall’autorità, per motivi di pubblica sicurezza: i carabinieri avevano trovato una persona con alcuni grammi di droga e un sacchetto di ecstasy abbandonato. Il provvedimento era stato poi mitigato (da 15 a 10 giorni di chiusura), alla luce del fatto che, in più occasioni, a chiedere l’intervento delle forze dell’ordine era stato lo stesso personale della discoteca, oltretutto aumentato da 15 a 20 persone (con l’installazione di 6 telecamere) proprio per aumentare la vigilanza. Secondo i familiari, era la prima volta che Kristel andava al Fluid. Quando si è sentita male, si è fatta riaccompagnare a casa e, col passare delle ore, la situazione è peggiorata.
Sulla vicenda indagano i carabinieri della compagnia di Clusone, coordinati dal pm Mauro Clerici. Kristel Marcarini si è sentita male verso le 3 di sabato. Si è avvicinata a una delle amiche e con lei è andata in bagno. Poi ha iniziato a perdere le forze. «Le ho telefonato verso le 3 – è il racconto della madre – perché ero preoccupata. Era tardi, le ho detto se non era il caso di rientrare. Mi ha risposto che sarebbe arrivata, ma la voce non mi piaceva, si capiva che aveva qualcosa. Le ho chiesto se aveva bisogno che andassi a prenderla, mi ha risposto di no. Dopo un po’ è arrivata a casa: l’hanno portata dei ragazzi di Milano, c’erano anche le sue amiche». Arrivata in via Sales, alle porte di Clusone, nella casa dove abita insieme ai genitori, ha continuato a sentirsi poco bene. Domenica mattina la situazione, però, è inaspettatamente precipitata.
Kristel dava segni di svenimento e i familiari hanno subito chiamato il 118. Dall’ospedale San Biagio è arrivata un’ambulanza del Corpo volontari Presolana. Al pronto soccorso Kristel ha perso conoscenza. I medici, dopo averla intubata, hanno disposto il trasferimento, con un’ambulanza della Croce Blu di Gromo, all’ospedale Bolognini di Seriate, in terapia intensiva. In serata nuovo trasferimento: questa volta ai Riuniti, in Neurochirurgia. In ospedale, oltre ai genitori e alla sorella più grande, sono accorsi anche i compagni di classe dello «Ski college», dove frequenta il quinto anno del corso linguistico in via Trieste, a Clusone. Con loro anche la dirigente scolastica, Angela Luisa Lattuada, con due insegnanti: «Siamo storditi e frastornati. Insieme alla coordinatrice sportiva Daniela Zini, abbiamo deciso di sospendere le lezioni». Kristel Marcarini, ieri mattina a Treviglio (al «Facchetti», la sede principale della scuola), avrebbe dovuto affrontare la simulazione del colloquio d’esame. Si era preparata, chiedendo pure consiglio, l’altro giorno, ad una insegnate con un sms.
La società Music Factory Srl, che gestisce la discoteca Fluid di Orio al Serio, per voce del suo legale Omar Massimo Hegazi, in attesa che venga fatta chiarezza sottolinea la massima disponibilità a collaborare, se sarà necessario, con gli inquirenti e con la famiglia della giovane di Clusone: «La proprietà non sapeva nulla del malore – spiega l’avvocato – e nessuno fra il personale del locale si è accorto di niente. Altrimenti sarebbe immediatamente scattato un intervento di soccorso e sarebbe stata chiamata un’ambulanza». Difficile, in effetti, per il personale della discoteca accorgersi di qualcosa. Quando ha iniziato ad accusare il malessere, infatti, Kristel si è fatta accompagnare a casa in macchina, lasciando il locale. «La società – precisa il legale – assicura massima trasparenza e disponibilità a collaborare, se sarà necessario, con gli inquirenti per far luce sul caso, e massima disponibilità verso la famiglia della giovane».
(15/04/2008)
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