Manifattura di Albino: sigilli ai macchinari La ditta acusata di inquinare le acque del fiume

Nel febbraio scorso una morìa di pesci nel Serio aveva dato il via a un’indagine, con relativi accertamenti della polizia provinciale e dei tecnici dell’Arpa. A distanza di mesi polizia provinciale, carabinieri della polizia giudiziaria e personale dell’Asl hanno notificato alla Manifattura di Albino Srl di Albino un provvedimento di sequestro preventivo richiesto dal pm Mauro Clerici e concesso dal gip di Bergamo Messana, e hanno posto i sigilli ai macchinari della ditta.

Nel fiume era stata trovata una grande quantità di materiale inquinante e le indagini sono risalite alla Manifattura, che attualmente occupa circa una decina di addetti.

Le accuse vanno dall’immissione di sostanze chimiche in acque di superficie in quantità superiore ai limiti al danno alla fauna ittica, dallo smaltimento irregolare di rifiuti alla mancata autorizzazione di emissione in atmosfera di sostanze inquinanti fino alla mancata osservazione della 626, la regolamentazione della sicurezza negli ambienti di lavoro. Risultato: impianti chiusi e lavoratori a casa.

L’azienda attende di conoscere i presupposti di indagine che hanno portato all’esecuzione del sequestro preventivo, con l’intenzione di sbloccare la situazione al più presto, anche per salvaguardare i dipendenti.

(27/10/2005)

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