Mappa dei posteggiatori abusivi
Sono un po’ dappertutto in città

Sono molti e sono un po’ dappertutto, ai bordi della strada, sui marciapiedi, tra le file di macchine posteggiate, nei parcheggi pubblici. Non è troppo difficile connotarne la provenienza: la maggior parte di loro ha origini africane; i restanti dialogano tra loro con un marcato accento dell’Est.

Sono parcheggiatori abusivi e, dalle prime ore della mattina fino alle ultime ore della sera (sfruttando il via vai di giovani che frequentano i locali), si insediano nei parcheggi pubblici o lungo le strade, in attesa di qualche automobilista a cui chiedere la mancia per il «lavoro» svolto.

È sufficiente un rapido giro in macchina tra le vie della città per capire che non è solo la Malpensata il regno dei parcheggiatori abusivi. Sono diversi i luoghi letteralmente presi d’assalto e impropriamente controllati. La situazione sembra essersi stabilizzata su un livello «accettabile» nella zona del vecchio ospedale dove contiamo solo un paio di parcheggiatori. A poche centinaia di metri di distanza la situazione cambia radicalmente: siamo in via IV Novembre e, appena fuori dalla clinica San Francesco, arriviamo a contare fino a 5 parcheggiatori abusivi in meno di 250 metri.

Ci spostiamo verso il centro della città: nei posteggi a pagamento di via Stoppani (una traversa di via Camozzi) contiamo altri 3 parcheggiatori all’opera che ci segnalano i (pochi) posti liberi. Non ci allontaniamo di molto per constatare un’altra situazione «da codice rosso». Siamo in via Pascoli, dietro all’istituto Secco Suardo: nel giro di 150 metri, addirittura 5 parcheggiatori richiamano ad ampi gesti la nostra attenzione per segnalarci le piazzole blu disponibili.

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