Maroni: basta tagli alla Lombardia
«E le Camere di Commercio servono»

Lunedì il governatore incontrerà il premier all’assemblea di Confindustria Bergamo, che verrà trasmessa in diretta da Bergamo Tv.

«La Lombardia è la capitale d’Italia, siamo la locomotiva del Paese, con tante eccellenze. Lunedì all’assemblea di Confindustria a Bergamo vedrò il presidente Renzi e gli dirò di non fare la sciocchezza di tagliare i trasferimenti, cosa che ha in mente di fare».

È un Roberto Maroni a tutto campo quello visto a Brescia, nel corso dell’iniziativa Panorama d’Italia. «Vanno ridotti i costi, tagliando gli sprechi e di sprechi in Lombardia non ce ne sono. A Renzi racconterò le tante bellezze della Lombardia e come spendiamo bene i nostri soldi, come li investiamo e la nostra capacità di attrarre investimenti esteri. Bisogna intervenire tagliando gli sprechi, ma quelli sono fuori dalla Lombardia, non qui: se lo facesse, qui sarebbe una dichiarazione di guerra e allora ci attrezzeremo» spiega il governatore lombardo.

Renzi è atteso a Bergamo nel pomeriggio di lunedì 13 alla Comital di Nembro (insediamento produttivo del gruppo Persico) per l’assemblea generale di Confindustria,che sarà trasmessa in diretta su Bergamo Tv, canale 17 del digitale terrestre o sul sito internet dell’emittente.

E Maroni ha detto la sua anche sulle Camere di Commercio: «Qui, in Lombardia, servono, perché il 50 per cento dei contributi che ricevono li mettono in un accordo fatto con la Regione per finanziare le imprese e questa iniziativa del Governo di dimezzare il contributo al Sistema camerale significa che le Camere di commercio non avranno la possibilità di fare quello che hanno fatto finora a sostegno delle imprese».

Poi il capitolo autonomista: «In Veneto c’è una sensibilità maggiore verso l’indipendenza, per cui faranno un referendum sull’indipendenza, io invece voglio fare un referendum sulla Lombardia Regione a Statuto speciale e penso al modello della Sicilia. Perchè la Lombardia ha una sua specialità: ha 10 milioni di abitanti e la Regione ha solo 3.000 dipendenti, mentre la Sicilia ha la metà degli abitanti e 30.000 dipendenti e, con tutto il rispetto, non credo che i servizi in Sicilia funzionino meglio che in Lombardia. Eppure la Sicilia ha uno statuto che dice che il 100 per cento delle tasse pagate dai Siciliani restano in Sicilia: se avessimo noi questo Statuto, il nostro Bilancio regionale non sarebbe di 23 miliardi ma di 80 miliardi e con quella cifra potremmo risolvere tutti i nostri problemi

Per poter indire un referendum consultivo sullo Statuto speciale per la Lombardia «serve una maggioranza di due terzi in Consiglio regionale, per cui dobbiamo convincere 6 consiglieri dell’opposizione a votare a favore del referendum e, se ci riusciremo, il referendum si farà l’anno prossimo, può essere convocato entro il 28 di febbraio e tenersi in primavera».

«Noi abbiamo una differenza tra quello che paghiamo in tasse e quello che ci riceviamo di un miliardo di euro alla settimana, perché abbiamo un residuo fiscale di oltre 50 miliardi l’anno. Ma se solo potessimo tenere qui in Lombardia i soldi che risparmiano i Comuni, ovvero quegli 8,5 miliardi che hanno risparmiato, che hanno in cassa e non che possono spendere, noi potremmo abolire l’Irap, che vale 8 miliardi, e questo per le nostre imprese sarebbe un importante aiuto concreto per crescere» ha concluso il presidente della Regione Lombardia.

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