Martinella: un milione di europer riqualificare la via

Un’intesa tra tre Comuni - Bergamo, Torre Boldone e Gorle - spianerebbe la strada all’attesa riqualificazione della via Martinella: allargamento, nuovi marciapiedi, parcheggi e la messa in sicurezza dell’incrocio con via Cesare Correnti, la provinciale per la Valle Seriana. In quinta circoscrizione, nel corso di un’assemblea pubblica organizzata ad hoc e aperta ai residenti, diversi assessori e tecnici dei tre comuni hanno proposto il progetto preliminare cui potrebbe seguire un accordo di programma, con capofila Torre Boldone e coinvolgimento della Provincia.

Tra gli interventi prospettati (illustrati dal progettista Giovanni Donghi) ci sono la realizzazione di marciapiedi (uno sul lato Nord-Est, l’altro su quello Sud-Ovest dal civico 17 al 23), la formazione di due nuovi parcheggi pubblici (uno su Bergamo e l’altro su Torre). Alcuni espropri permetterebbero l’allargamento della via e i marciapiedi. Il ponticello sulla roggia Guidana verrà ampliato a seguito di demolizione e ricostruzione. È inoltre previsto l’inserimento di dissuasori di traffico. Costo di tutta l’operazione: un milione di euro. «Auspico la firma dell’accordo a breve, per arrivare al progetto esecutivo entro fine 2005, quindi all’appalto e all’inizio dei lavori nel 2006», afferma Gianluigi Cortinovis, vicesindaco nonché assessore all’Urbanistica e Lavori Pubblici di Torre Boldone. Certo, però, che bisogna fare i conti con le reali disponibilità finanziarie.

La risistemazione della via è chiesta da anni dai residenti ed esiste anche un Comitato per la riqualificazione della Martinella. E proprio i residenti, accogliendo in assemblea la portata dell’operazione, hanno avanzato osservazioni e fatto pressing per la rapida soluzione di alcune emergenze. Per Torre Boldone ad esempio la sistemazione della rete fognaria «insufficiente» per via delle nuove edificazioni. C’è poi il «capitolo incrocio» con via Cesare Correnti. La proposta dei residenti di un sottopasso ciclo-pedonale è stata scartata. Palafrizzoni suggerisce zone di riparo sull’attraversamento a garanzia dei pedoni, ritemporizzazione del semaforo o anche l’installazione di un semaforo intelligente dotato di radar.

(14/04/2005)

© RIPRODUZIONE RISERVATA