Maxi-evasione da 65 milioni scoperta dalla Gdf: 4 denunciati

Una maxi-evasione da 65 milioni di euuro: l’ha scoperta, al termine di una verifica fiscale nei confronti di una società fittiziamente trasferita all’estero, la Guardia di finanza di Bergamo, che ha anche denunciato 4 persone. Un comunicato delle fiamme gialle precisa che l’azienda, che opera nel settore della commercializzazione di apparati telefonici e materiale informatico, a partire dal 2006 ha trasferito la propria sede in Spagna, a Barcellona. In quell’occasione sarebbe stata fatta sparire tutta la contabilità e non è stata presentata la dichiarazione dei redditi per quell’anno.

Dopo una serie di indagini i finanzieri della compagnia di Bergamo hanno scoperto che la società continuava di fatto a essere attiva in Italia, avvalendosi di un’altra impresa con sede a Nembro e operante nello stesso settore: quest’ultima fungeva da centro occulto di gestione degli interessi economico-commerciali della prima.

Alla Gdf è stato così necessario ricostruire il volume degli affari della società nel 2006. Questa attività, che ha richiesto l’esame di una gran mole di documenti bancari, ha permesso di stabilire che nel 2006 la l’azienda non ha dichiarato ricavi per circa 54 milioni di euro, né versato l’Iva dovuta su questo importo, per circa 11 milioni di euro.

Quattro le persone che, in qualità di amministratori di diritto e di fatto, sono state denunciate alla Procura della Repubblica di Bergamo per i reati di omessa presentazione delle dichiarazioni fiscali e occultamento e distruzione di documentazione contabile. Tra questi ultimi figura anche il rappresentante della società di Nembro, che aveva il compito di continuare a gestire gli interessi economici in Italia dell’azienda «madre».

(23/04/2008)

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