Maxi evasione fiscale di 4 società
GdF sequestra beni per 1 milione

I militari della Guardia di Finanza di Treviglio hanno eseguito una decina di perquisizioni in varie località della regione, ponendo sotto sequestro beni mobili e immobili per un valore vicino al milione di euro. Questo è l'importo che un gruppo di imprenditori bergamaschi attivi nel settore delle costruzioni hanno sottratto al fisco attraverso alcuni meccanismi evasivi che sono stati ricostruiti dai finanzieri al termine di un'indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Bergamo.

Sostanzialmente, sono state costituite quattro società con sede dichiarata a Milano. Queste hanno commesso gravi irregolarità gestionali e dopo due o tre anni massimo sono state poste in liquidazione e formalmente trasferite in Paesi africani (prevalentemente Costa d'Avorio e Tunisia), così da far sparire le loro tracce.

Nel frattempo, questo comportamento ha permesso loro di accumulare ingenti risorse finanziarie, frutto di evasione fiscale. Inoltre, le quattro società hanno avuto complessivamente 800 dipendenti e per fare fronte alla considerevole massa di contributi da versare si sono creati dei crediti Iva in realtà inesistenti e li hanno utilizzati per compensare indebitamente le cifre dovute agli istituti previdenziali e assistenziali.

Si conferma quindi il fenomeno, particolarmente diffuso in provincia, delle indebite compensazioni d'imposta. L'azione delle Fiamme Gialle non si è limitata, però, a scoprire il meccanismo e a denunciarne i responsabili ma si è spinta fino a riappropriarsi delle somme che non sono state versate all'Erario, sotto forma di beni nella disponibilità degli indagati.

Questo grazie allo strumento del sequestro finalizzato alla confisca “per equivalente”, che permette di sottrarre ai responsabili di reati tributari non solo i beni profitto del reato, ma anche di quelli che, anche se non costituiscono direttamente il frutto dell'evasione, hanno un valore equivalente alle tasse non versate.

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