Maxifrode fiscale, 4 persone arrestateC’è anche un imprenditore bergamasco

C’è anche un imprenditore bergamasco tra gli arrestati al termine di una lunga operazione della Guardia di Finanza di Oristano, Milano e Bergamo. In manette anche due imprenditori oristanesi e un commercialista di Milano. Il reato ipotizzato è quello di associazione a delinquere finalizzata alla frode fiscale.L’indagine, in corso da qualche mese, ha riguardato un sospetto commercio di autovetture di lusso, scoprendo intrecci tra diverse società collegate e riconducibili ad un noto imprenditore oristanese. Le auto, acquistate formalmente nell’isola di Cipro ma con documenti tedeschi, venivano immatricolate a Oristano e sono risultate poi cedute a noti personaggi del mondo dello spettacolo quali Gigi D’Alessio, Anna Tattangelo, Lele Mora, Melissa Satta, o dello sport: Bobo Vieri, Liverani, Cruz, Frey. La Finanza precisa che tali personaggi sono del tutto estranei all’associazione a delinquere e nei loro confronti non sono emerse ipotesi di violazioni delle norme penali. Gli investigatori, notato il traffico di auto, hanno sospettato che venissero vendute ad un prezzo più favorevole rispetto al listino, prezzo che poteva essere proposto grazie alla sistematica evasione dell’Iva. Inoltre hanno considerato l’elevato tenore di vita degli imprenditori coinvolti, non giustificato dai bassi redditi dichiarati al fisco.Le indagini hanno permesso di scoprire l’emissione e l’utilizzo di fatture false, prodotte da società fantasma nazionali ed estere, con il risultato di frodare il fisco. Il meccanismo fraudolento, noto con il nome di “frode carosello”, prevede l’interposizione fittizia di uno o più soggetti economici vuoti (società fantasma) che si inseriscono nelle compravendite con l’estero al solo fine di consentire l’evasione dell’Iva alle società “formalmente regolari” destinatarie finali delle autovetture.In soli due anni gli associati a delinquere sono riusciti ad emettere documenti fiscali falsi per un importo complessivo superiore ai 30.000.000,00 di euro, per un danno all’erario stimato superiore a € 2.000.000,00 di Iva evasa e oltre i € 400.000,00 di imposte dirette non corrisposte.Tra le autovetture commercializzate spiccano una Ferrari Enzo, prodotta in sole 400 unità, del valore di € 800.000,00, e due McLaren Mercedes SLR valutate oltre € 400.000,00 cadauna, oltre a numerose altre Ferrari, Porsche, Audi e Mercedes di ingente valore economico.E’ risultata singolare, tra l’altro, una rilevante operazione commerciale fittizia, che ha dato l’input ed il nome all’intera operazione, avente ad oggetto la compravendita di 560.000 fiori di loto, per un valore dichiarato di circa 8.000.000 di euro al fine creare un credito Iva superiore al milione di euro, utilizzato nelle successive operazioni di vendita delle autovetture. In questa fase sono intervenute addirittura due società fantasma, una offshore con sede in Panama ed una cipriota, create ad arte dalle “menti” italiane.(25/11/2008)

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