Merelli conquista l’Annapurna dopo tre notti in balìa del vento

Alle 10.35 ora italiana una telefonata dagli 8091 metri dell’Annapurna 1 ha confermato che Mario Merelli, Mario Panzeri e Daniele Bernasconi hanno raggiunto la vetta della montagna, la Dea dell’Abbondanza, con Ed Viesteurs e un compagno di quest’ultimo. Stanno tutti bene. Silvio Mondinelli ha rinunciato a concludere la salita a causa del freddo. Le notizie sono solo frammentarie perché batterie del telefono erano praticamente scariche e il fiato degli scalatori molto molto corto.

Quello che conta è che Merelli, scalatore di Lizzola, ce l’ha fatta. Dopo l’ennesima giornata di attesa, ieri a quota settemila metri, bloccato dal vento, l’assalto finale di oggi è stato vincente.

Un ultimo balzo di mille arrivato dopo la terza giornata trascorsa nelle striminzite tendine. Partiti da campo base sabato scorso, gli scalatori sono arrivati a campo quattro, a quota 7.000, lunedì, dopo le tappe a campo due e campo tre. Qui sono rimasti in attesa di condizioni praticabili. Una situazione che si stava facendo difficile, anche perché ormai i viveri che i cinque avevano trasportato auspicando una vetta rapida cominciano a scarseggiare. Senza dimenticare la lunga permanenza in quota visto che la spedizione era partita alla volta di questa cima del Nepal centrale, tra le valli del Kali Ghandaki e del Masyangdi Kola, lo scorso 23 marzo.

Quasi due mesi, tra avvicinamento, allestimento dei campi e preparazione della via, la stessa aperta dai primi salitori Herzog e Lachenal alla metà del secolo scorso. Non a caso il piemontese Christian Gobbi ha dato forfait: ieri, essendo troppo affaticato, ha preferito rientrare al campo base. Gli altri compagni hanno stretto i denti, e sono stati premiati.

(12/05/2005)

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