«Mia moglie morta a Brescia per un intervento sbagliato»

«Mia moglie – afferma l’uomo – si era sottoposta ad un intervento di laparoscopia esplorativa il 15 settembre all’istituto clinico Sant’Anna, dove lavorava il suo ginecologo: volevamo un bimbo e, dopo due gravidanze purtroppo interrotte, volevamo capire come mai non riusciva più a rimanere incinta». La laparoscopia è una tecnica che trova infatti applicazione in ginecologia, anche per diagnosi o cure relative all’infertilità.
«Ci avevano detto che l’operazione era andata bene, ma dopo mia moglie è stata malissimo. È stata di nuovo ricoverata e operata, ed è stato scoperto che durante la laparoscopia le era stato perforato l’intestino, e questo aveva provocato una grave infezione». La replica della clinica è cauta: «Nessuna dichiarazione nel merito, attendiamo gli esiti di eventuali accertamenti medico-legali». Nelle prossime ore dovrebbe essere fissata l’autopsia.
(15/01/2006)
r.clemente
© riproduzione riservata