Milano-Treviglio, no a nuovi treni
Scontro tra Regione e Trenitalia

I treni suburbani tra Treviglio e Milano sono in bilico: il rischio è che non vengano attivati con l'entrata in vigore a giugno dell'orario estivo, come invece era previsto nel patto del trasporto pubblico regionale siglato nel novembre scorso. Le linee «S» rappresenterebbero una vera e propria boccata d'ossigeno per molti pendolari orobici, in quanto garantirebbero un aumento dei treni tra la cittadina della Bassa e il capoluogo regionale e una differenziazione del servizio tra corse su tratte medio-lunghe e percorsi di tipo metropolitano. Proprio per questo le province avevano insistito a suo tempo per far inserire nel patto il riferimento all'attivazione delle linee suburbane da Milano, non solo verso Treviglio, ma anche per Lecco e Lodi. Dall'ultima riunione, l'altroieri, del tavolo tecnico sul servizio ferroviario regionale del quadrante Est (che comprende anche la Bergamasca) è però emerso che l'attesa novità potrebbe non arrivare con l'orario estivo. A riferirlo è il consigliere regionale del Pd Giuseppe Benigni, che commenta: «La Regione deve rispettare i patti con i pendolari e con gli enti locali. Ci aspettiamo che l'assessore Cattaneo, che a nome della Regione aveva preso un preciso impegno, contraddica quanto detto alla riunione e confermi il potenziamento di un servizio che ha subito nel 2008 un rilevante calo di affidabilità e che da dicembre ha avuto modifiche pesanti per i pendolari». «Per la Regione rimangono validi gli impegni presi, e faremo tutto il necessario perché Trenitalia li rispetti - è la replica dell'assessorato ai Trasporti del Pirellone -. Non è la prima volta che Trenitalia dice che non attiverà i collegamenti suburbani se non sarà prima firmato il contratto di servizio. Da parte loro è una mossa per mettere le mani avanti, ma questo non vuole affatto dire che sia stata presa una decisione o che la Regione intenda avallare una manovra di questo tipo».

E che una certa tensione tra Trenitalia e il Pirellone sia nell'aria lo dimostra anche il rifiuto, da parte dell'azienda ferroviaria, di fornire i dati sull'affidabilità delle tratte, indicatore che tra l'altro serve a calcolare i bonus che spettano ai pendolari per i disagi subiti. «Già il mese scorso abbiamo pubblicato le statistiche in ritardo a causa delle resistenze di Trenitalia, e oggi non siamo più in condizioni di fornirli per questo atteggiamento dell'azienda», proseguono dal Pirellone. Prima dell'incontro di ieri sera, a Palazzo Frizzoni l'assessore Maddalena Cattaneo e un rappresentante della Provincia avevano incontrato i pendolari orobici per fare il punto della situazione. «Le nostre richieste al momento sono essenzialmente due - spiega Cattaneo -. La prima è che anche i rappresentanti del Comune di Treviglio possano sedere ai tavoli tecnici (dove adesso non sono invitati perché la cittadina non è capoluogo di provincia, ndr), visto che le stazioni trevigliesi sono un nodo fondamentale per il trasporto su ferro sul nostro territorio. Altra esigenza urgente, considerato che siamo ormai a fine aprile, è di avere lo schema completo degli orari di giugno, e non solo le indicazioni di massima che ci sono state consegnate finora». Indicazioni che, tra l'altro, prevedono l'attivazione della tratta suburbana. E, a proposito di Treviglio, l'assessore ai Trasporti Graziano Quadri evidenzia un altro problema: «Pare che per giugno l'idea sia di spostare tutti i treni su Treviglio Centrale, facendo di Treviglio Ovest solo una stazione navetta per Bergamo. A questo cambiamento non corrisponde però nessun piano della sosta, nessun progetto di integrazione ferro-gomma».

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