Militare, 25 ragazzi bergamaschi nei guai per «falsi esoneri»

Ci sono anche 25 bergamaschi fra le centinaia di ragazzi che hanno ottenuto l’esonero, temporaneo o definitivo, dal servizio militare di leva grazie all’intervento di una 48enne bresciana originaria di Cazzago San Martino. La donna è stata arrestata dagli uomini della Guardia di Finanza di Chiari dopo mesi di indagini: nei guai sono finiti anche tre medici compiacenti, di Brescia, Roncadelle e Rovato, ai quali sono state notificate misure interdittive.

Secondo l’accusa, in cambio di somme variabili fra i 3.500 e i 5.500 euro la donna - sostenendo di avere referenti privilegiati nell’amministrazione militare - faceva in modo di ottenere l’esonero: in realtà conosceva solo molto bene le procedure. Grazie a a certificati medici che attestavano patologie insesistenti e suggerendo ai ragazzi il modo di comportarsi davanti alle commissioni mediche la donna riusciva nel suo scopo.

Le indagini sono scattate da un provvedimento per false fatturazioni e hanno portato alla luce i falsi esoneri, una pratica che durava da circa 10 anni e che dal 1999 al 2003 aveva fruttato 500 mila euro. I ragazzi bergamaschi scoperti dalla Gdf abitano a Albano, Villongo, Costa Volpino, Castelli Calepio, Credaro, Brembilla e Bolgare.

(01/06/2004)

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