Monete falsificate, arrestato 42enne di Medolago

È coinvolto anche un bergamasco, un 42enne di Medolago, in una organizzazione che falsificava e spendeva monete da due euro, smantellata nell’operazione Dante Alighieri condotta dai carabinieri del comando provinciale di Forlì-Cesena e dal comando carabinieri antifalsificazione monetaria di Roma. L’indagine, coordinata dalla Procura di Forlì, ha portato all’emissione di sette misure di custodia cautelare in carcere, a numerose informazioni di garanzia e perquisizioni, soprattutto in Emilia Romagna, Lombardia (dove è stato arrestato il bergamasco) e Sicilia. 

Le indagini sono partite nel dicembre 2006, quando i carabinieri di Forlì sequestrarono a un italiano 171 monete sospette e poi risultate false. I militari, con la collaborazione dei colleghi del comando carabinieri antifalsificazione monetaria di Roma e coordinati dal sostituto procuratore di Forlì Fabio di Vizio, hanno poi portato a termine l’operazione che ha fatto indagare 13 persone, sei delle quali sono state arrestate. Una ordinanza di custodia cautelare non è stata eseguita perchè il destinatario, un senegalese, si è reso irreperibile. L’inchiesta ha fatto scoprire una vasta organizzazione dedita allo smercio delle monete false da due euro, ma anche allo spaccio di droga. Sequestrati inoltre, in 18 perquisizioni, due chili e mezzo di hascisc e un quantitativo non precisato di cocaina. Il traffico è stato stimato in circa 40.000 euro in monete fasulle, ma estremamente simili alle originali. La banda affidava a una vasta rete (fra cui il 42enne di Medolago) lo smercio delle false monete, con le quali si acquistavano tessere telefoniche e altre tessere elettroniche che poi venivano rivendute, specialmente agli stranieri, a un prezzo inferiore. Dal 2002, anno d’introduzione dell’Euro sono state scoperte in Europa 14 zecche clandestine, otto di queste in Italia. (01/04/2008)

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