Moria di pesci nella roggia fra Nembro e Scanzo

L’Asl ha accertato che la temperatura dell’acqua era elevatissima, intorno ai 30 gradi. Ora sono in corso le analisi per stabilire se e quale sostanza inquinante sia finita nell’acqua.

Migliaia di pesci morti. Ancora una volta l’inquinamento colpisce una roggia della nostra provincia. Questa volta è toccato a un corso d’acqua derivato dal Serio (sopra nella foto di Beppe Bedolis), che si stacca dal fiume a Nembro e raggiunge Scanzorosciate.

Ieri sera, intorno alle 19, un ex guardacaccia si è avvicinato al corso d’acqua nella zona di Scanzo, colpito dall’odore nauseabondo che saliva dalla roggia. Ha subito notato numerosissimi pesci morti e ha dato l’allarme.

L’Asl ha accertato che la temperatura dell’acqua era elevatissima, intorno ai 30 gradi. Ora sono in corso le analisi per stabilire se e quale sostanza inquinante sia finita nell’acqua, avvelenandola: ma gli accertamenti richiederanno qualche giorno. Intanto è scattata un’indagine della polizia provinciale.

La roggia porta acqua anche alla Lonza, azienda chimica di Scanzorosciate: moltissimi pesci morti, trascinati dalla corrente, sono finiti nelle sue vasche, che servono gli impianti di raffreddamento.

In attesa del risultato delle analisi, risalire alla fonte dell’inquinamento potrebbe essere possibile, visto il tragitto non particolarmente lungo della roggia, da Nembro a Scanzo.

(16/9/2003)

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