
Cronaca
Venerdì 18 Luglio 2003
Motorini truccati? Niente revisione e blocco del mezzo. Un giro di vite, difficile farla franca
D’ora in avanti può costare davvero caro truccare il motore di scooter e motocicli. E’ diventata operativa dal 1 luglio scorso la norma che prevede, durante le operazioni di revisione di ciclomotori e motocicli, il controllo anche della velocità e dei gas di scarico del veicolo.
Sarà difficile, quindi, farla franca: chi sarà trovato con la moto truccata dovrà passare dal meccanico per ripresentarsi poi con la motoristica in regola alla revisione obbligatoria. Nel frattempo è fatto divieto di usare il mezzo.
Si tratta, in sostanza, di un giro di vite che, nella nostra provincia si stima possa interessare circa l’80 per cento dei giovani possessori di cilomotori e motorini.
L’obiettivo è quello di far rispettare rigidamente le regole in materia di velocità e quindi di sicurezza. La revisione va fatta al quarto anno dall’acquisto, e successivamente ogni due anni.
Le procedure per la revisione possono essere effettuate sia presso gli uffici provinciali della Motorizzazione Civile che presso le numerose officine autorizzate di Bergamo e provincia. Sino al 30 giugno il controllo da parte dei tecnici riguardava solamente i dispositivi di sicurezza generali, come l’impianto illuminante e frenante, e non prevedeva la verifica della velocità: in questo modo le migliaia di scooter truccati che venivano sottoposti alla revisione, passavano «inosservati» agli ispettori.
Ricordiamo che, chi ldovesse usare la moto non revisionata, rischia multe salatissime, che vanno da un minimo di 137,55 euro ad un massimo di 550,20 euro. Non solo, ma oltre alla salatissima sanzione, qualora la moto non revisionata fosse fermata in autostrada, oltre al pagamento della multa scatterà anche il fermo amministrativo immediato del mezzo. I costi per la revisione obbligatoria variano a seconda di dove si effettua: presso la Motorizzazione civile si pagano 26,60 euro, mentre presso le officine autorizzate la spesa sale a 37,16 euro.
(18/7/2003) Su L’Eco di Bergamo del 19 luglio 2003
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