Muore cadendo per 100 metri

La vittima è sergio Cavagna, 54 anni, di San Pellegrino Era andato nel bosco di Mezzodo in cerca di funghi

L’ennesima tragedia in montagna, la quarta in tredici giorni, si è consumata venerdì 9 settembre nel bosco sovrastante Mezzoldo, dove una caduta è costata la vita ad un cercatore di funghi. La vittima è Sergio Cavagna, 54 anni, che viveva nella frazione Spettino di San Pellegrino Terme.

La disgrazia di venerdì è avvenuta in località Ponte delle acque (situata poco prima della diga), sul versante opposto rispetto a quello dove morì il 28 agosto scorso il trentaseienne di Cornalta di Bracca Mauro Angelo Carrara (i due punti sono distanti circa 300 metri in linea d’aria). Il luogo è molto impervio e il bosco dove è avvenuta la disgrazia, meta tradizionale di cercatori di funghi, è particolarmente ripido e presenta improvvisi cambi di pendenza. Sergio Cavagna, che lavorava alle terme di San Pellegrino, venerdì si era recato da solo a raccogliere funghi e, a causa forse di un improvviso malore o, più probabilmente, per una scivolata, è precipitato per un centinaio di metri lungo una scarpata sottostante il sentiero, morendo sul colpo. Ad accorgersi del corpo è stato un altro escursionista che, intorno alle 18, ha lanciato l’allarme. Sul posto sono intervenuti 15 uomini delle squadre del Soccorso alpino della Valle Brembana e Imagna e i carabinieri di Piazza Brembana. La salma è stata trasportata intorno alle 20 con un’ambulanza della Croce Rossa al cimitero di Mezzoldo dove, in tarda serata, è avvenuto il riconoscimento da parte dei parenti. Cavagna lascia la moglie Vilma, collaboratrice scolastica a Valnegra, e due figli, Nicola, che di professione fa l’elettricista, e Sonia. A rendere ancora più dolorosa questa tragedia è il fatto che il figlio Nicola si è sposato sabato scorso ed è tuttora in viaggio di nozze.(10/09/2005)

© RIPRODUZIONE RISERVATA