Nanotecnologie per l'agricoltura
Centro ricerca nel parco della Bassa

Lunedì 19 marzo, la Giunta provinciale ha approvato il protocollo d'intesa per la promozione di un centro di ricerca sulle nanotecnologie applicate all'agricoltura all'interno del previsto «Parco agricolo tecnologico» nelle aree della Bassa Bergamasca.

Lunedì 19 marzo, la Giunta provinciale, su proposta dell'assessore alle Grandi infrastrutture, Pianificazione territoriale, Expo Silvia Lanzani, ha approvato il protocollo d'intesa per la promozione e l'ideazione di iniziative finalizzate all'inserimento di un centro di ricerca sulle nanotecnologie applicate all'agricoltura all'interno del previsto «Parco agricolo tecnologico» nelle aree della Bassa Bergamasca.

Come noto, il 4 febbraio 2011 Provincia di Bergamo e Fondazione Istituti Educativi di Bergamo avevano sottoscritto il Protocollo di intesa per la realizzazione di un «Parco agricolo tecnologico» nelle aree della Bassa bergamasca, progetto che aveva incontrato l'interesse della società Expo Milano 2015, poiché si inserisce nel percorso di avvicinamento all'esposizione universale.

Il Parco agricolo tecnologico è concepito come un contenitore di iniziative connesse e funzionali alla riattivazione e rivitalizzazione delle attività agricole, inclusi progetti di ricerca e formazione rivolti al settore florovivaistico e agroalimentare.

Fra le attività di ricerca ipotizzate: la sperimentazione delle nanotecnologie in agricoltura, ambito che pare essere trascurato nel nostro Paese, rappresentando perciò un settore tecnologico assolutamente innovativo da esplorare e passibile di sviluppi e ricadute anche a livello economico.

Con l'intesa del 2011 per il Parco agricolo tecnologico, la Provincia si era impegnata a lavorare al coinvolgimento di ulteriori partner e interlocutori, così da ampliare i soggetti operanti per la sua realizzazione. Da qui la collaborazione con la Camera di Commercio per sviluppare - nell'ambito del Parco agricolo tecnologico - un polo di eccellenza per le nanotecnologie agroalimentari, ottenendo positivo riscontro.

Le idee condivise sono: coniugare la tradizionale vocazione dell'area per le attività rurali con l'innovazione tecnologica, in particolare replicando in agricoltura l'applicazione di nanotecnologie, già sperimentate e consolidate in ambito sanitario; rendere stabili e duraturi gli effetti prodotti dalla costituzione del Parco, che nasce in funzione dell'esposizione universale del 2015, ma che vuole offrire prospettive di sviluppo che vadano oltre tale data. Provincia e Camera di Commercio, concordando sull'azione sinergica degli attori territoriali per il rafforzamento del comparto agroalimentare, in particolare attraverso l'utilizzo di nuove tecnologie, sottoscrivono una nuova intesa che darà vita a un comitato di promotori per la creazione di un Polo di eccellenza per le nanotecnologie agroalimentari.

Lo scopo è coinvolgere in questa azione i principali attori del settore: centri di ricerca, università, enti di controllo, aziende che producono beni e servizi necessari per l'applicazione di queste tecnologie.

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