Nuove droghe, ecco i consumatori del weekend

Nuove droghe, eccoi consumatori del weekendLe usa la metà dei 300 giovani tra i 14 e i 25 anni intervistati per il progetto Icaro della Prefettura Difficile «notarli». Dall’ansia della trasgressione al divertimento esagerato nei fine settimana

Nuove droghe, un universo mutevole. Come mutevole e sfuggente è la galassia dei nuovi consumatori. Dalle anfetamine al crack, dalla cocaina all’ecstasy, fino agli assemblati da laboratorio, sintesi che spesso fuggono anche ai costanti aggiornamenti dell’antidroga. Un panorama variegato, dove i pusher assomigliano più ad abili promoter pubblicitari che a mercanti di morte e dove il marketing s’impone a ritmi frenetici con nuove forme, nuovi canali, nuove emozioni. E nuovi consumatori: «tossicodipendenti invisibili», come sono stati chiamati, o anche consumatori del weekend, voraci sperimentatori di esperienze, immersi nel mondo che li circonda almeno tanto quanto ne erano esclusi gli eroinomani, tossicodipendenti per eccellenza nell’immaginario collettivo.

Per due anni i ricercatori di «Icaro», programma promosso dal ministero dell’Interno che ha coinvolto, nella fase operativa, il Nucleo operativo tossicodipendenze della prefettura e l’Istituto psicoanalitico per le Ricerche sociali di Roma, hanno tentato di tracciare un profilo di questi «invisibili» in quattro città-campione: Bergamo, Cagliari, Lecce e Vicenza. A Bergamo i risultati dello studio saranno resi noti lunedì, in un convegno al Centro Congressi Papa Giovanni XXIII.

La ricerca è stata svolta in campi ristretti: nelle discoteche, nei pub, ma anche in piazza e in strada, nei luoghi del divertimento in generale. Sono stati coinvolti 300 giovani tra i 14 e i 25 anni, metà dei quali consumatori di nuove droghe. Nessuna pretesa di fotografare la diffusione delle nuove droghe in città e provincia, piuttosto la ferma volontà di capire chi sono i nuovi consumatori per poi tracciare nuovi percorsi di avvicinamento e di recupero.

Quello che salta all’occhio è che i consumatori di nuove droghe non sono poi tanto diversi, sotto tutti i punti di vista, dai loro coetanei non consumatori. Le differenze evidenziate dai questionari e dalle interviste sono minime, e riguardano soprattutto la condizione familiare (l’incidenza dei figli di genitori separati è doppia nel gruppo di consumatori), l’attrazione per la trasgressione e il rischio (superiore nei consumatori), il tempo libero (trascorso dai consumatori più in solarium e centri estetici che a leggere libri, come nel caso dei non consumatori), i rapporti interpersonali (per i quali i consumatori mostrano una più accentuata predisposizione). Autorealizzazione, famiglia, amicizia, sono valori cardine sia per gli uni che per gli altri.

Dalla ricerca emerge anche un tipo di consumo estremamente differenziato: non si dipende più da una sostanza, ma si sperimenta in continuazione, facendo il pieno di tutto: alcol, pasticche, ma anche rapporti sessuali, prodotti di consumo, ore rubate al sonno.

Dai dati raccolti il tentativo di tracciare un profilo: il consumatore di nuove droghe è per lo più invisibile ai servizi di assistenza tradizionale. Tra gli utenti del Sert nel 2002, per esempio, il 79,5% erano dipendenti da eroina, il 9,1% da cannabis, il 7% da cocaina, solo lo 0,8% da ecstasy e analoghe sostanze. È invisibile anche perché non è un vero e proprio tossicodipendente.

Può essere definta «ingordigia», la vera dipendenza di questo nuovo tipo di consumatore. Ma è un’ingordigia, per così dire, confinata in un tempo e in uno spazio ben precisi. Il tempo della festa, spesso identificato con la notte, prolungata oltre i limiti della tenuta psicofisica. Il luogo del divertimento, che può essere la discoteca, come la piazza o la casa di amici. Cogliere ogni attimo utile, consumare tutto e subito, non perdere occasioni per emergere, per stare al passo e anche oltre i limiti convenzionali. Lasciare in un angolo remoto della mente tutto ciò che è ferialità e ordinarietà. «La noia è quando sei solo a casa e pensi... pensi a tutto quello che fai e a tutto quello che potresti fare», è la risposta di uno degli intervistati. Perché la noia è la peggior nemica di questa generazione di nuovi consumatori. La noia, sempre in agguato, al termine della notte.

(16/10/2004)

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