Nuovi «Patti» per la Sanità:
obiettivo migliorare i servizi

Nuovi «Patti» per migliorare i servizi sanitari. L'incontro di oggi a Bergamo tra la Regione Lombardia, i Comuni, le Unità d'offerta socio-sanitarie e l'Asl di Bergamo segna l'inizio di un percorso nuovo: le diverse parti hanno sottoscritto i Patti che, fuori da ogni logica burocratica e amministrativa e a latere dei diversi contratti di servizio, indicano dei percorsi di miglioramento per il sistema socio-sanitario.

All'incontro hanno partecipato anche l'assessore alla Famiglia e Solidarietà sociale del Pirellone, Giulio Boscagli, e il sottosegretario alla Presidenza, Marcello Raimondi, con il direttore generale dell'Asl, Roberto Testa

Le Unità d'offerta socio-sanitarie - 151 enti gestori delle strutture pubbliche e private accreditate dall'Asl di Bergamo, che comprendono le strutture residenziali, diurne e domiciliari per le famiglie (Consultori), per gli anziani (Residenze sanitarie assistenziali, Centri diurni integrati), per i disabili (Residenze sanitarie Disabili, Centri diurni disabili), per le dipendenze (Comunità terapeutiche), per le condizioni di «fragilità» (Assistenza domiciliare integrata) - «muovono» risorse pubbliche per circa 200 milioni di euro e si «prendono cura» di circa 50.000 persone della nostra provincia.

Di queste strutture, 145 hanno scelto di sottoscrivere volontariamente e gratuitamente, con l'Asl e gli Ambiti territoriali dei Comuni associati, dei Patti che si declinano in progetti concreti per migliorare la propria attività e, soprattutto, per ri-costruire un sistema di relazioni che metta al centro delle diverse azioni il «fruitore del servizio»: la persona.

SINTESI DEGLI IMPEGNI SOTTOSCRITTI:
L'ente gestore a svolgere le azioni indicate; valutare gli interventi; a collaborare, per quanto di competenza, al processo di attuazione della programmazione sociale e socio-sanitaria ed ad agire per l'integrazione possibile con le azioni previste dal Piano di Zona; svolgere incontri di valutazione congiunta con gli operatori dell'Azienda sanitaria locale; tenere conto, per quanto di competenza, nello sviluppo dei prossimi patti, degli indirizzi espressi dall'ambito territoriale.
L'Asl di Bergamo a mettere a disposizione operatori; verificare l'andamento del progetto concordato; mantenere il confronto con gli enti erogatori e gli Ambiti nelle diversi sedi di rappresentanza; a tener conto nella programmazione del sistema socio-sanitario di quanto emerso dall'attuazione dei diversi progetti.
L'Ambito territoriale a collaborare per l'integrazione del sistema sociale delle Unità di offerta socio-sanitarie presenti nel territorio; tener conto nell'attuazione delle azioni previste dai Piani di Zona della presenza di tali Patti e partecipare, per quanto di competenza, alla loro realizzazione; partecipare al processo di verifica dell'attuazione dei progetti; tenere conto, se pertinente e compatibile con le risorse, nella programmazione sociale di competenza delle indicazioni emerse dagli esiti dei diversi progetti.

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