Oliver Sacks: La scuola non ingabbi i giovani

«Siate sempre intellettualmente liberi, spontanei, creativi, non fatevi ingabbiare dalle paure, dalla scuola, da ogni cosa che minacci la vostra libertà di pensiero». L’appello è di Oliver Sacks, il neurologo inglese noto per i suoi studi sul mondo interiore dei pazienti affetti da malattie neurologiche. Un appello lanciato ai giovani che gremivano l’aula del Seminario vescovile di Bergamo Alta al convegno di BergamoScienza.

Sacks, 72 anni, docente di Neurologia clinica presso l’Albert Einstein College of Medicine e di Neurologia alla New York University School of Medicine, ha parlato di Cervello e Creatività.

Fra i suoi libri tutti ricordano Risvegli, da cui venne tratto il film con Robert De Niro e Robin Williams. Precisando l’appello ai giovani, Sacks ha detto che la «scuola può essere estremamente stimolante o al contrario inibitoria. Ciò che conta, dipende soprattutto da un incontro con un’altra persona, il docente, che può essere estremamente positivo quando ti trasmette la sua voglia di sapere; oppure da un incontro, viceversa, negativo con qualcuno che possa sopprimere quel che di creativo c’è in te. Questo incontro resta il punto decisivo, il più importante».

Sacks ha puntualizza però che «esiste uno stato di equilibrio fra struttura e libertà, molto delicato, che va mantenuto perchè la scuola abbia risultati buoni: non deve esserci nè troppa struttura nè troppa libertà». Il discorso scivola poi su malattia e creatività. «La prima è deviazione dalla normalità. Ma tutto ciò che è nuovo, rivoluzionario, può essere visto all’inizio come folle. La seconda non è una forma di pazzia. E’ salute piena». «Non si deve essere nè normali nè matti - è la conclusione -. Bisogna semplicemente cercare di essere delle persone, e non c’è un modo unico di esserlo».

(25/09/2005)

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