Oltre 400 volontari per ripulire i fiumi bergamaschi

A Montello moria di pesci nella roggia Borgogna

Oltre 400 volontari, per la precisione 440, sabato mattina 18 ottobre sono stati impegnati in diversi paesi della bergamasca nell’operazione «Fiumi sicuri», iniziativa organizzata dalla Sede territoriale della Regione Lombardia e dalla Provincia, con il supporto dei Comuni e delle associazioni di volontariato (Ana, Protezione civile, Antincendio boschivo, servizi sanitari volontari). I volontari hanno effettuato interventi di pulizia di alcuni corsi d’acqua sul territorio della provincia di Bergamo. Si tratta dei fiumi Brembo a Osio Sotto, Dalmine e San Giovanni Bianco, Oglio a Cividate al Piano e i torrenti Quisa a Ponte San Pietro, Lesina a Brembate Sopra, Morla a Ponteranica; Zerra-Vallette a Scanzorosciate; Morletta a Bergamo, Pettola a sant’Omobono Terme; Zerra e Borgogna ad Albano Sant’Alessandro. Un gruppo di volontari ha provveduto anche alla pulizia dei canali di drenaggio della frana di Camarone a Brembilla. A Ponte san Pietro una quarantina di volontari  hanno infine pulito il torrente Quisa per un tratto di circa 400 metri, con rimozione delle ramaglie, risagomatura del letto del torrente e taglio di una decina di alberi alti più di 20 metri, malati che rischiavano di cadere nel torrente ed ostruire il deflusso dell’acqua. «La Provincia che ha coordinato i 440 volontari dei quali 340 dell’Ana in collaborazione con la Ster ringrazia queste persone che hanno lavorato con abnegazione e competenza dalle prime luci dell’alba sino a dopo mezzogiorno – ha dichiarato l’assessore provinciale alla Protezione civile e viabilità Walter Milesi -. Un lavoro eseguito molto bene che permette agli amministratori comunali e alla gente di guardare con meno preoccupazione alle piogge autunnali. Al termine in ogni cantiere c’è stato un momento conviviale di ringraziamento ai volontari per i loro impegno. Da sottolineare che sono stati rimossi anche parecchi quintali di rifiuti buttati nei corsi d’acqua dalla gente. L’impegno di questi volontari vuole anche essere un momento educativo verso le persone che usano fiumi e torrenti come discarica».(18/10/2008)

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