Omicidio coniugi Donegani Il nipote non risponde

È previsto per domani, venerdì 19 agosto, l’interrogatorio davanti al Gip di Brescia per la convalida del fermo di Guglielmo Gatti, il 41enne nipote dei coniugi Donegani. L’uomo è accusato del duplice omicidio volontario degli zii, ritrovati uccisi e fatti a pezzi in Val Camonica.

Gatti non ha risposto alle domande degli investigatori perché gli è stato impedito di parlare per cinque giorni con il suo legale, e dopo l’interrogatorio è stato portato nel carcere bresciano di Canton Mobello.

La Procura di Brescia ha nominato i periti per i test sul dna dei resti recuperati al Passo del Vivione. La svolta nelle indagini è arrivata dalla testimonianza di un bambino che, in auto con il padre proprio in quella zona, avrebbe riconosciuto Gatti.

Assieme al padre, il bambino si trovava in macchina a fine luglio al Passo del Vivione, dove ha raccontato di aver visto distintamente un uomo riconosciuto poi nel volto di Guglielmo Gatti apparso su giornali e in tv nei giorni del mistero sugli zii scomparsi.

(18/08/2005)

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