Omicidio di Telgate, tre testimoni contro il principale imputato

Le testimonianze di questa mattina al processo per il delitto di Singh Khlwant, 25enne indiano, ucciso durante una lite la sera del 23 marzo del 2002 a Telgate, portano tutte a Sandhu Karanjit, indiano di 25 anni del Punjab, processato in contumacia per l’omicidio del connazionale.

Se l’indiano ha sempre respinto le accuse mossegli dal pm Paolo Salvatore, non sono stati dello stesso parere i tre testimoni che questa mattina sono comparsi nell’aula del tribunale di Bergamo, confermando la tesi dell’accusa.

L’omicidio si sarebbe consumato durante una violenta lite tra coinquilini, in un appartamento in via Fossa a Telgate, nella tarda serata del 23 marzo 2002. Lì, intorno alle 22 sarebbe scoppiata una lite, per motivi che non sono mai stati del tutto chiariti. Dalle parole gli indiani erano passati ai fatti. Uno di loro, identificato dagli investigatori in Sandhu Karanjit, avrebbe impugnato un coltello da cucina, colpendo Singh Khlwant diverse volte. Il ferito era riuscito a trascinarsi nell’atrio e a chiedere aiuto, per poi morire in strada.

Sandhu Karanjit era stato arrestato poche ore dopo. Oggi, davanti alla Corte d’assise di Bergamo presieduta dal giudice Vittorio Masia (a latere Donatella Nava), tre testimoni hanno spiegato i fatti, a partire proprio dalle ultime parole pronunciate da Singh Khlwant prima di morire. Secondo un indiano, che ha visto il connazionale steso a terra, l’uomo prima di morire avrebbe rivelato di essere stato accoltellato proprio dall’accusato, Sandhu Karanjit. La tesi è stata rafforzata anche da un altro indiano che si trovava nell’appartamento al momento della lite: «Ho assistito al litigi e all’aggressione - ha detto questa mattina in aula - poi sono uscito di casa per timore di essere coinvolto».

Infine ha preso la parola anche un maresciallo dei carabinieri del Ris di Parma, Claudio Bellino, che si è occupato dei rilievi effettuati sulle scarpe del presunto omicida: «Abbiamo trovato tracce di sangue sulla scarpa destra di Sandhu Karanjit che sono compatibili con il gruppo sanguino del defunto. Inoltre sotto le unghie di Singh Khlwant sono state recuperate tracce biologiche sotto le unghie del defunto sono compatibili con quelle dell’imputato».

Il processo ora seguirà il 10 giugno prossimo.

(01/03/04)

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