Operazione caldaie, scattano le verifiche

L’obiettivo è triplice: sicurezza degli impianti di riscaldamento, risparmio di combustile e miglior qualità dell’aria. E che ce ne sia bisogno è ampiamente comprovato dai fatti e dalle circostanze ambientali. Mai come quest’anno si è sentito parlare di polveri sottili e di inquinamento, in conseguenza del quale si sono avute le domeniche senz’auto.

I cittadini che dispongono di un impianto termico (caldaia) sono obbligati per legge a sottoporre l’impianto ad una verifica di funzionalità annuale da parte di manutentori qualificati e abilitati. Lo vuole una legge nazionale e chi vi si sottrae rischia una sanzione compresa tra i 516 euro e i 2.582.

Per gli impianti termici ad uso civile, con potenzialità inferiore a 35 kW (generalmente caldaie murali domestiche), il costo del controllo a carico del responsabile dell’impianto è previsto in 77,00 euro, tranne che per gli impianti muniti del contrassegno provinciale di autocertificazione "bollino verde" per i quali il costo del controllo è a carico della Provincia di Bergamo.

Per autocertificare l’avvenuto controllo di manutenzione del proprio impianto termico è possibile richiedere il rilascio del bollino verde della Provincia, la cui validità è di 2 anni, ai manutentori aderenti all’accordo volontario, al costo di 5,16 euro.

Il costo massimo di un contratto di manutenzione biennale (che comprende 2 interventi manutentivi e 1 prova di combustione) tra il cittadino e il manutentore - stabilito di comune accordo tra Provincia e le Associazioni di categoria dei manutentori- è di 210 euro; si può anche scegliere di stipulare un contratto annuale e i costi rimangono invariati. Nella Bergamasca sono stimati in 300 mila gli impianti di riscaldamento. La Provincia può contare su 16 verificatori; i manutentori abilitati sono circa 300.

Le verifiche hanno coperto buona parte dei Comuni della provincia (80%). Gli impianti verificati in questi ultimi cinque anni sono più di 7 mila e sono 200 mila i bollini rilasciati dal 2001 al 2005. Le diffide sono state fin qui più di 600; 45 le sanzioni emanate.

C’è ancora da precisare che questo accordo stipulato fra Provincia e le Associazioni di Categoria dei manutentori riguarda esclusivamente gli impianti termici, ad uso civile con potenzialità inferiore ai 35 kW , nei Comuni con meno di 40 mila abitanti (in pratica resta fuori solo il Comune di Bergamo, per il quale anche stamattina è stata auspicata una ripresa di più stretta collaborazione).

(10/05/2005)

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