Osio Sotto, aperto reparto di degenza riabilitativa

Potremmo dire che c’è un nuovo ospedale in Bergamasca, con un unico reparto: da due giorni ha infatti aperto nella cittadella socio-sanitaria di Osio Sotto la prima unità di degenza riabilitativa locale in Lombardia. Undici posti letto, stanze accoglienti, un centro di prenotazione ricoveri, personale sanitario qualificato e specializzato, ma soprattutto una palestra a disposizione per i pazienti. L’unità ha come obiettivi principali la riabilitazione geriatrica e specialistica dei pazienti, e si rivolge quindi a persone che abbiano subito traumi già curati in cliniche ospedaliere oppure ancora del tutto in attesa di assistenza fisioterapica e di recupero.

Tutto è stato voluto dall’Amministrazione comunale di Osio Sotto e dal sindaco-medico Mirio Bocchi (Ds) in quel complesso di via Cavour che nel giro di 5 anni è arrivato ad ospitare servizi sociosanitari di livello: nuovo consultorio, centro diurno integrato per anziani, agenzia per minori che ha come bacino d’utenza il distretto socio-sanitario di Dalmine, servizi sociali comunali, palestra riabilitativa e, non ultimo, un unico complesso di ambulatori dove lavorano in modo coordinato 5 medici di base del paese e un pediatra.

L’unità riabilitativa di degenza è il penultimo passo, il penultimo gradino per completare la cittadella: dalla metà del 2006 potrebbe infatti essere pronta la struttura per un ospedale di comunità, pronta ad accogliere in altri 11 posti letto pazienti ancora convalescenti dopo interventi e cure ospedaliere, in base a servizi che potranno essere forniti dai medici di base, eventualmente assistiti da specialisti. Sull’ospedale di comunità tutto sarà da definire.

È invece con l’unità di degenza riabilitativa che la San Donato Srl, partecipata all’85 per cento dal Comune di Osio Sotto e al restante 15 da Osio Sopra, ha messo a segno un primo grosso risultato, ricevendo l’accreditamento totale della Regione Lombardia per la nuova struttura: i ricoveri al suo interno sono cioè convenzionati con il sistema sanitario nazionale, ad un costo di 120 euro al giorno a persona, e non gravano in alcun modo sui pazienti. Il ruolo pubblico del mini-ospedale di degenza è stato quindi riconosciuto al 100 per cento. (01/12/2005)

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