
L’Ostello della Gioventù al Monterosso continua a vivere il suo momento magico, dopo la completa ristrutturazione avvenuta nel 1995 da parte della Provincia, proprietaria dell’immobile. Da allora, sotto la direzione di Cristina Botta, si è passati dalle circa 4 mila presenze annue alle 30.000 degli ultimi anni (con circa 7.000 persone che non trovano spazio visto il tutto esaurito. Molte di queste però sono poi collocate all’Ostello di Lovere). Un tutto esaurito di presenze grazie anche al boom dei voli low cost che atterrano e decollano da Orio. Anche questo contribuisce a far sì che il 90% delle presenze registrate all’Ostello arrivi dall’estero. Numeri che danno soddisfazione, anche se per la direttrice «non sono tutto. Per me – racconta con entusiasmo Botta, dopo aver accolto alcuni turisti arrivati dall’Inghilterra – conta soprattutto la soddisfazione degli ospiti, il vederli andare via contenti per essere stati da noi e pronti a parlare dell’Ostello e di Bergamo a parenti e amici. La cosa che mi fa più felice e verificare il ritorno dei gruppi e di tante famiglie già ospiti presso di noi negli anni passati. Da noi si crea un clima familiare e d’amicizia che difficilmente viene dimenticato». Quest’anno, dopo un leggero calo di presenze in primavera dovuto anche alle cattive condizioni meteo, gli ospiti continuano a riempire la struttura. Molti i gruppi, arrivati dall’Australia (59 studenti universitari), Stati Uniti (70 studenti), e da tutta Europa. La struttura non ha nulla da invidiare agli alberghi decorati con diverse stelle: accoglienza 24 ore su 24 con staff multilingue, stanze (per un totale di 84 posti letto) con servizi privati e vista su Città Alta, ampio salone per ricevimenti, sala con tv satellitare, videoregistratore e dvd, sala pranzo e self service, lavanderia, postazioni internet, cassette di sicurezza, ascensore panoramico e solarium. E poi tanto verde, comprese le piante multicolori seguite dalla signora Botta. I prezzi sono assolutamente popolari, vista l’alta qualità offerta: 30 euro per la camera singola, 21 per la doppia, 19 per quella familiare, 17 per la multiletto, prima colazione e lenzuola fresche di bucato comprese. «I nostri prezzi – rileva Botta – sono decisi dalla catena “Hostelling International” alla quale apparteniamo. Una catena centenaria diffusa in tutto il mondo e dalla quale abbiamo ricevuto numerosi marchi di qualità, visto che da sempre risultiamo essere tra i più apprezzati». Un riconoscimento importante è arrivato anche dal Comune di Bergamo, che ha consegnato all’Ostello una medaglia d’oro per l’importante apporto dato al turismo. «Desidero che i nostri ospiti – prosegue Botta – si sentano come a casa propria. Nei mesi scorsi abbiamo tinteggiato tutti i locali interni e aggiunto angoli relax al solarium. Ma ogni angolo è studiato nei minimi dettagli, per far stare bene chi ci viene a trovare». Gli appartenenti a Ciaika, un gruppo folkloristico russo che sta effettuando una tournée sul nostro territorio grazie alla Provincia e alloggiato all’Ostello, si avviano per andarsene in piscina, altri ospiti escono per prendere l’autobus della linea 3 dell’Atb che collega l’Ostello con il cuore di Città Alta. «La linea Atb – osserva Botta –, caldeggiata fortemente dalla 4ª Circoscrizione presieduta da Alessio Saltarelli, è stata davvero vincente per l’Ostello. Pensi che un giornale spagnolo, parlando di noi, ha scritto che avevamo anche un autobus riservato per il trasporto dei nostri ospiti nel centro storico della città. Certo, un problema rimane: la cattiva segnaletica per raggiungerci. Difficile per un turista arrivato in città, Orio soprattutto, individuare come raggiungerci. Basterebbe inserire il logo dell’Ostello sui cartelli già esistenti che portano in zona Stadio e al Monterosso. Penso che, vista l’utilità dell’Ostello in chiave di turismo low cost, sarebbe buona cosa intervenire per un’informazione più chiara». (14/08/2008)
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