«Parco Trucca, viabilità assurda»
I residenti: ora bisogna intervenire

«Torna la bella stagione, torna il sole e il bel tempo e tornano i problemi che da anni ci accompagnano in questa lenta agonia nella quale davvero si fatica a trovare una via di uscita». Inizia così la lettera inviata alla redazione e al sindaco da Marco Zambelli.

«È ormai risaputo a tutti – scrive – che il parco ha portato con sé numerosi problemi di viabilità e di vivibilità sia per i residenti che vivono nei pressi del parco, sia per chi vuole giustamente usufruire della bellezza del Parco venendo da fuori zona. Le condizioni si sono aggravate con l’apertura del nuovo ospedale, che da un lato ha incrementato il problema della viabilità in zona, dall’altro ha esteso il problema legato all’utilizzo dei parcheggi ai giorni feriali oltre che a quelli festivi e pre-festivi. La situazione sta diventando realmente al limite della vivibilità».

«A tutto ciò – prosegue – si aggiungono gli inevitabili rischi legati alla viabilità stradale, che nei giorni e nelle ore di punta è messa a seria prova soprattutto nel percorso tra la via Martin Luther King e la rotonda di Curnasco della tangenziale. Si creano sempre ingorghi pazzeschi per entrare e per uscire dal parco (testimoniati dalle foto allegate). Problemi segnalati nei giorni scorsi anche da altri residenti. Una donna in bicicletta è morta a questo incrocio, ma nessuno se ne preoccupa, ci si limita solo a dire che non ci sono fondi per porre rimedio agli sbagli del passato».

«Risulta talmente evidente come possa essere assurdo raggiungere il più grande parco di Bergamo utilizzando un accesso da via M. L. King che un tempo portava solo ed esclusivamente al parcheggio di alcune case e che ora è diventato l’accesso principale del parco, non esiste altro accesso alternativo».

«Gli errori urbanistici sono visibili a occhio nudo. In una società che sta cercando di cambiare, in un mondo dove la politica prova a cambiare, cercando di vestire abiti nuovi, dove la politica si pone come obiettivo la trasparenza, si pone come obiettivo di essere la voce dei cittadini, con giustizia e equità, ci si chiede perché in un’azienda privata un manager che sbaglia venga rimosso, pagando personalmente e perchè questo non possa accadere in un’azienda pubblica. Dove sono gli amministratori pubblici che hanno così abilmente disegnato la viabilità attorno al parco, che hanno tagliato nastri con tanto di fasce tricolori e articoli sul giornale? Come possono essere tornati a fare il loro lavoro senza pagare di persona per i loro sbagli? Come è possibile che tutto passi sempre “in fanteria” sotto il nostro naso, senza che nessuno si prenda delle responsabilità e puntando soprattutto sulla disarmante abitudine di noi cittadini alla mediocrità di chi ci amministra o ci ha amministrato?»

«Ad oggi – conclude Zambelli – solo l’assessore Zenoni ha provato a dare risposte ad errori e responsabilità non sue, ma il tempo passa e si fatica a trovare fondi. Come trovare una soluzione ad una situazione che continua a peggiorare?».

© RIPRODUZIONE RISERVATA