Partita del Csi finisce in rissa
Pugno e un giocatore sviene

Un pugno sferrato al termine di una partita tra dilettanti, sul campo di Azzano. Un giocatore che cade a terra, privo di conoscenza. Poi per fortuna si risveglia, ma non ricorda niente dell’accaduto.

Sono questi gli ingredienti di un’aggressione, o di un alterco secondo un’altra ricostruzione, scattati alla fine dell’incontro di calcio del campionato Csi tra Caravaggio e Costa d’Avorio. Erano le 19 e la partita era finita da pochi minuti, quando S. G., 36 anni,è stato colpito con un pugno in pieno viso da un giocatore della squadra avversaria, D. S., di qualche anno più giovane.

L’uomo è crollato a terra e ha perso conoscenza per qualche istante, ma è rinvenuto poco dopo, senza ricordarsi nulla dell’accaduto. Sul posto sono intervenuti subito i carabinieri e un’ambulanza del servizio 118. I militari hanno identificato il presunto aggressore, nei suoi confronti si potrà procedere per querela di parte (come è previsto nel caso di lesioni personali con prognosi inferiori ai 20 giorni, ndr).

Sul motivo del pugno le versioni sono molto differenti. Uno dei compagni di squadra di S. G., Gianbattista Vittori, afferma infatti che il compagno colpito - al termine della partita finita 2-0 per la Costa d’Avorio - volesse semplicemente stringere la mano all’avversario; ma questi, irritato non si sa bene per quale motivo, gli abbia subito sferrato il pugno facendolo cadere a terra. Differente la versione di Lacinan Bamba, responsabile della squadra della Costa d’Avorio, il quale afferma che il pugno è stato sferrato da D. S. in seguito a delle provocazioni da parte di S. G..

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