Partito per l’isola di Sri Lanka l’ospedale da campo degli Alpini

Sarà allestito in una delle zone dello Sri Lanka più devastate dallo tsunami l’ospedale da campo dell’Associazione nazionale Alpini, partito questo pomeriggio verso le 14, con un «C130» dell’Aeronautica militare diretto Trincomalee, località nel Nord dell’isola. Cinque tecnici provvederanno a montare la prima sezione della struttura mobile, di stanza nella base del 3° Reggimento Aves «Aquila» di Orio al Serio: complessivamente 80 quintali di materiale logistico e sanitario.

Venerdì 14, partiranno alla volta dell’isola devastata dallo tsunami, anche otto persone tra medici e infermieri. Quattro i bergamaschi, tra loro anche il presidente della Commissione Sanità della regione Lombardia, Carlo Saffioti, medico psichiatra, che avrà il compito di dirigere la struttura ospedaliera.

«Non sappiamo ancora nulla di quello che ci aspetta - ha spiegato Saffioti - e quindi attendiamo di arrivare sul posto per una valutazione più appropriata. Quello che verrà allestito è un avamposto per interventi di piccola chirurgia, internistica e materno-infantile. Ciò che dovemo valutare sarà anche la necessità o meno di ampliare la struttura». A seconda dei problemi che i medici si troveranno a dover curare, l’avamposto, che già include un ambulatorio medico chirurgico, attrezzato per piccoli interventi, con una zona di pediatria e ostetricia, potrà essere allargato montando le tensostrutture, per il momento rimaste in Italia.

Intanto mentre si continua ad aggiornare il numero presunto delle vittime (158 mila) e dei dispersi italiani sceso a 268 (246 in Thailandia e 22 nello Sri Lanka, mentre quello delle vittime accertate è fermo a 20), l’Onu lancia un appello. Insieme alla richiesta di denaro il responsabile delle Nazioni Unite per le emergenze umanitarie Jan Egeland precisa che a fronte dei tre miliardi di dollari promessi solo 300 sono disponibili per progetti concreti. Egeland inoltre auspica che gli aiuti non vengano prelevati dai capitoli previsti per altre crisi umanitarie nel mondo.

(12/01/2005)

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