Passo avanti nella vertenza sull’amianto Benefici riconfermati ad ex lavoratori Dalmine

Si sta per concludere positivamente la vicenda di 14 ex lavoratori della Dalmine, ai quali un anno fa l’Inail aveva revocato il cosiddetto «beneficio amianto».

Oggi in Prefettura, durante l’incontro dei rappresentanti dei tre sindacati metalmeccanico Cgil, Cisl, Uil e di una delegazione del Consiglio di fabbrica di Dalmine-Tenaris, con il prefetto Cono Federico, la situazione relativa alla posizione dei 14 lavoratori in questione è stata chiarita in tutti gli aspetti e per loro è stato confermato il ripristino dei benefici che erano stati sospesi, arretrati compresi.Insomma, l’Inail ha fatto un passo indietro.

Ciò che è più importante - sottolineano i sindacati - è che vicende simili non si ripeteranno in futuro, e le centinaia di beneficiari che temevano di essere raggiunti da revoche simili a quelle dei 49 colleghi potranno, finalmente, stare tranquilli.

"In più - aggiunge Marcello Gibellini, vicesegretario della Cgil di Bergamo - chi ha diritto di andare in pensione e non l’ha ancora fatto per paura delle revoche del beneficio, finalmente andare a riposo senza preoccupazioni".

La vicenda, che ha tenuto col fiato sospeso gli ex dipendenti della Dalmine, ha avuto inizio nell’agosto del 2004 e ha interessato 49 dipendenti ai quali era stato concesso un beneficio, previsto da una legge del ’92, secondo cui tutti i lavoratori esposti ad una certa concentrazione di amianto per più di 10 anni avevano il diritto a 6 mesi di contributi aggiuntivi per ogni anno d’esposizione. In agosto Inps e Inail avevano comunicato ai 49 dipendenti che il riconoscimento veniva loro revocato. Per 14 di essi, già pensionati, la situazione era diventata drammatica: venivano a trovarsi senza lavoro e anche senza pensione. Il provvedimento dei due istituti previdenziali aveva, inoltre, gettato nel timore centinaia di lavoratori che già avevano beneficiato del provvedimento (in totale i beneficiari della Dalmine sono stati circa 1200).

Dopo l’incontro di oggi, le parti si sono accordate per una nuova riunione a metà luglio, al fine di verificare con il prefetto aspetti minori della vicenda e la corretta applicazione degli accordi.

(15/06/2005)

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